L’incubo è finito per i 79 studenti rapiti il 5 novembre in Camerun all’interno di una scuola cristiana presbiteriana. Sono stati rilasciati dai separatisti del nord-ovest che li avevano sequestrati, lo ha reso noto un responsabile della chiesa protestante. Due dei tre membri dello staff sono ancora in mano ai rapitori, tra questi il preside della scuola. Gli studenti, che erano stati prelevati due giorni fa nel cuore della notte, sono apparsi provati dalla prigionia.
I separatisti sono accusati da Amnesty International di avere compiuto altri sequestri in scuole della regione. La violenza nelle regioni anglofone, dove vive circa il 20 per cento della popolazione camerunense, ha visto una recrudescenza negli ultimi mesi. Il rapimento rientra in una escalation del terrore messa in atto dai gruppi armati di questa regione contro il governo centrale francofono di Yaoundé, accusato di discriminazione.