Erano 40 le persone che si trovavano nel resort Rigopiano al momento della tragedia lo scorso 18 Gennaio. Alle prime ore di oggi, le 29 vittime sono state tutte recuperate e le ultime 9 attendono l’identificazione all’obitorio dell’ospedale di Pescara.
Proseguono gli accertamenti in merito alla dinamica delle richieste di intervento e sull’inizio delle operazioni di soccorso. Nonostante le “incomprensioni relative alle richieste – dice la pm Cristina Todeschini – la macchina dei soccorsi non è stata ferma”. Mentre proseguono le audizioni dei funzionari della filiera dei soccorsi, si attendono i risultati definitivi delle autopsie per decidere dove indirizzare le responsabilità.
“Le prime sei autopsie hanno evidenziato dinamiche di decesso diverse l’una dall’altra” ha spiegato il magistrato. “In alcuni casi, ci sono state morti immediate per schiacciamento, in altri ci sono stati decessi meno immediati con concorrenza di cause temporalmente assai prossime: schiacciamento, ipotermia e asfissia”.
E’ polemica con il medico legale di parte, Domenico Angelucci, secondo le cui analisi Gabriele D’Angelo e Alessandro Giancaterino, che si trovavano all’esterno della struttura, avrebbero potuto essere salvati se fossero stati soccorsi entro due ore.