Ancora è stallo sulla riforma del processo penale. Il lodo Conte non ha convinto Italia Viva e il suo leader Matteo Renzi, che ieri sera mentre era in corso il vertice di maggioranza sulla prescrizione, su Radio Uno ha bollato come “incostituzionale” la proposta avanzata dal premier.
Il lodo Conte prevede la conferma dello stop alla prescrizione dopo il primo grado di giudizio, come previsto dalla riforma Bonafede, ma solo per i condannati.
Il democratico Walter Verini, al termine del vertice, ha sottolineato che “sono stati fatti passi avanti”. Ottimista è anche il senatore di Leu Pietro Grasso: “La riforma è un cantiere di lavoro ancora aperto, unico imperativo categorico è ridurre i tempi dei processi”.
Mentre a difendere la proposta di Conte dagli attacchi di Renzi è un altro esponente del Pd, Alfredo Bazoli: “Noi non pensiamo che il lodo Conte sia incostituzionale. È una proposta interessante, che può essere migliorabile, ma è una base di partenza utile”.
Anche i magistrati difendono la costituzionalità del lodo Conte sulla prescrizione. “È una proposta saggissima e non è incostituzionale. La distinzione sta nel principio di uguaglianza” ha detto il presidente del sindacato delle toghe, Luca Poniz.