La riforma del processo penale è legge. Questa mattina il Senato ha approvato in via definitiva il provvedimento, con 177 voti a favore e 24 contrari. Così come quella del settore civile, l’approvazione della riforma del processo penale è tra le condizioni poste dall’Unione europea per l’erogazione dei fondi del Recovery Plan. Dopo un dibattito andato avanti per settimane la scorsa estate, in particolare per l’opposizione del Movimento 5 Stelle, i partiti hanno trovato un accordo e approvato i due articoli presentati dalla ministra della Giustizia, Marta Cartabia.
Una riforma “necessaria e innovativa” – ha twittato la capogruppo del Partito Democratico in Senato Simona Malpezzi – “che consentirà, grazie anche all’investimento in strutture e personale, una contrazione dei tempi dei processi, nella salvaguardia delle garanzie”. Il punto più controverso della riforma riguardava infatti i tempi della giustizia penale. Da tempo gli esperti di diritto e sistema giudiziario insistevano sulla necessità di sveltirla – proponendo una riduzione dei tempi pari al 25% – per garantire il diritto costituzionale e una ragionevole durata dei processi.