ROMA – Test psico-attitudinali per l’ingresso in magistratura. Questa era la proposta, solo discussa e poi accantonata, della maggioranza. In arrivo però le “pagelle per i magistrati”. La valutazione positiva porterà a uno scatto di carriera (e stipendio). In caso la valutazione sia negativa ci sarà un nuovo esame dopo un anno. Nel giudizio avranno rilievo i rigetti dei procedimenti nel caso siano numerosi o con gravi motivazioni.
Il Consiglio dei ministri ha approvato anche un decreto legislativo che da maggiore rilievo alla sussistenza “di gravi anomalie” sull’esito delle “fasi e gradi” del procedimento e del giudizio. In particolare si pone l’attenzione “al rigetto delle richieste formulate” dal pm o alla “riforma dei provvedimenti dei magistrati giudicanti” e che siano legati “a motivi particolarmente gravi o siano particolarmente numerosi”.
Stretta anche ai magistrati fuori ruolo: il collocamento potrà scattare solo dopo 10 anni, per massimo 180 toghe anziché 200 come oggi. Saranno necessari tre anni di esercizio prima di un nuovo mandato fuori ruolo se il primo incarico è durato oltre 5 anni.
La riforma della giustizia continua ad alimentare lo scontro tra la maggioranza e la magistratura, partito con le dichiarazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto a “Il corriere della sera” sul rischio di una “opposizione giudiziaria”. L’opposizione, al netto di Azione, chiede che il ministro riferisca in Aula alla Camera al più presto, e anche dall’Associazione nazionale magistrati (Anm) lo esortano a fugare “sospetti e ombre: non deve lasciare che le sue parole cadano nel vago”.
Le reazioni
Il presidente dell’Associazione nazionale magistrati (Anm), Giuseppe Santalucia, sottolinea come “opposizione giudiziaria è un termine inaccettabile sul piano costituzionale”, e aggiunge “noi non siamo un partito che fa opposizione al Governo”. Santalucia assicura: “Il sospetto di un golpe giudiziario è assolutamente infondato”, proprio perché la magistratura “concorre a dare serenità e stabilità alla democrazia del Paese, non a destabilizzarla”. “Noi non ci scontriamo con nessuno, siamo costretti a intervenire quando le parole sono inquietanti”, aggiunge il presidente dell’Anm commentando le parole di Crosetto.
Giudizi negativi da parte del presidente dell’Anm anche sulle “pagelle ai magistrati”: “Un sistema macchinoso che depotenzierà la capacità delle valutazioni periodiche di intercettare le vere cadute di professionalità dei magistrati”.
Per la leader del Pd Elly Schlein “questo è il governo dei complotti immaginari e dei nemici a tutti i costi. Ieri i magistrati, prima i migranti, l’Ue cattiva, l’opposizione, e gli attivisti ecologici”.
“Crosetto non è uno che parla a vanvera” afferma il leader di Italia Viva Matteo Renzi. “Se ha deciso di intervenire, saprà delle cose che non sono note fuori dagli addetti ai lavori”.