«Affonderemo il Giappone con il nucleare». L’ennesima minaccia di Pyongyang, riportata dall’agenzia nordcoreana Kcna, arriva questa mattina dal Korea Asian-Pacific peace committee, che gestisce i tesissimi rapporti con Seul. «Non è più necessario che il Giappone esista accanto a noi, questa è la voce dell’inferocito popolo ed esercito coreano» prosegue con violenza il report, dimostrando tutto il livore del leader Kim Jong-un verso l’asse Seul-Tokyo-Washington. Non restano fuori gli Usa di Donald Trump: «È arrivato il momento di annichilire gli aggressori imperialisti Usa. Ridurremo gli Stati Uniti a cenere e oscurità».
«Il gruppo di traditori pro-americani – conclude infine il comunicato – dovrebbe essere punito duramente e spazzato via con un attacco di fuoco in modo che non possa più sopravvivere».
Un’escalation dovuta probabilmente alle sanzioni imposte dal Consiglio di sicurezza dell’Onu proprio ieri, definiti dalla Corea del Nord «una scellerata provocazione». Al bando ogni tipo di esportazione verso il paese, escluso il necessario per il sostentamento della popolazione. Oggi, nel messaggio, le Nazioni Unite sono accusate di essere strumento del potere americano.
Una prima risposta è già arrivata da Tokyo, dove la portavoce del governo Yoshilde Suga ha accusato la Nord Corea di aumentare ingiustificatamente la tensione regionale e di parlare in modo «assolutamente inaccettabile».
Resta alta la paura per un nuovo test nucleare, dopo la bomba lanciata lo scorso 3 settembre. Potrebbe trattarsi peraltro di un missile intercontinentale in grado di raggiungere l’America. I servizi di controllo di Seul riportano la conclusione di un terzo tunnel e un quarto negli stadi finali, mantenendo alto il livello d’allarme.