Le tensioni tra i Paesi europei per la gestione dei flussi migratori e per l’accoglienza dei richiedenti asilo nel tempo sono state molte. Basti pensare allo scontro tra il governo italiano di Giorgia Meloni e quello francese del presidente Emmanuel Macron a novembre 2022 in merito alla gestione della nave Ocean Viking della ong Sos Mediterranee, con a bordo oltre 230 persone che, inizialmente in acque italiane è stata poi accolta dalla Francia. Spesso l’Italia accusa l’Europa di essere lasciata da sola, ma è davvero così? I dati in realtà smentiscono questa tesi, perché l’Italia nell’ultimo decennio ha ricevuto meno richieste di asilo di altri grandi paesi europei, compresa la Francia: tra il 2012 e il 2021 i richiedenti asilo in Italia sono stati 592.045.
I numeri dell’accoglienza
La prima per numeri di accoglienza di richiedenti asilo è la Germania che negli ultimi dieci anni ha ricevuto quasi 2,3 milioni di persone. A seguire la Francia con 863mila persone e l’Italia. Agli ultimi posti si trovano invece alcuni stati dell’Europa centrale e orientale, in particolare Estonia, Slovacchia e Lettonia, con meno di 3mila richiedenti l’una. Se rapportiamo il numero di richiedenti asilo alla popolazione residente, l’Italia si posiziona quindicesima in Ue, con 1 richiedente ogni 100 persone. Insomma, tra i grandi stati dell’Ue, l’Italia non è il primo paese per numero di richiedenti, anzi, è l’ultimo. Anche i dati relativi al 2022 confermano questa tendenza. Secondo l’Eurostat, con un totale di meno di 44mila richiedenti asilo, l’Italia è l’ultima dei 4 grandi paesi Ue. Al primo posto si trova la Germania, con un totale di 116mila, al secondo la Francia, con poco meno di 83mila e al terzo la Spagna con circa 74mila persone.
Il sondaggio
Ma che cosa ne pensano gli italiani? Un sondaggio di NotoSondaggi pubblicato dal Sole 24 ore rivela che il 55% del campione intervistato di italiani ritiene che gli immigrati in Italia siano troppi.
A seguito dell’approvazione del decreto flussi che prevede di assumere una quota massima di 82.705 migranti a causa della carenza di manodopera e della difficoltà delle imprese di reperire lavoratori, la questione immigrazione è sempre al centro delle polemiche. Infatti, se quasi la metà degli italiani, il 48%, è convinto che la presenza degli immigrati sia un vantaggio per l’economia nazionale, il 55% del campione intervistato ritiene che gli immigrati siano già troppi e non debbano esserci nuovi arrivi tramite i decreti flussi. Dubbi dilagano anche sulle modalità di arrivo degli immigrati. Il 30% degli intervistati pensa che oltre il 50% degli ingressi si realizzi attraverso gli sbarchi. In realtà, negli ultimi dieci anni, in base ai dati del ministero dell’Interno, sono entrati nel nostro Paese tramite sbarchi circa 900mila immigrati, la metà dei quali ha raggiunto un altro paese europeo. Fatto sta che si tratta del 15% degli stranieri presenti nel nostro Paese. Anche perché il 40% dei sei milioni di immigrati che vivono in Italia proviene da Paesi dell’Unione europea.