La notte scorsa 4 banditi a volto coperto hanno portato a termine un colpo milionario nella residenza dei coniugi Powell, a Palombara Sabina. La coppia, molto conosciuta in ambienti diplomatici ha ospitato per soggiorni privati o impegni istituzionali personaggi del calibro di Michail Gorbaciov, Tony Blair e Condooleezza Rice.
I coniugi Powell, Lord Charls diplomatico inglese ed ex consigliere di Margaret Thatcher e la contessa Carla Bonardi, ex modella ed editorialista nelle maggiori testate britanniche, sono molto conosciuti e stimati a Roma e provincia. Anche per questo motivo i malviventi sarebbero andati a colpo sicuro derubando la coppia con metodi simili ai più comuni furti in villa. Dalle prime testimonianze si tratterebbe di un’organizzazione criminale originaria dell’est-Europa.
I malviventi si sarebbero introdotti nella tenuta terrorizzando i presenti minacciando l’uso delle armi. Prima d’entrare in casa hanno esploso un colpo d’arma da fuoco. Circostanza confermata dai primi rilievi investigativi: un proiettile conficcato nel muro è stato recuperato e messo a disposizione delle autorità giudiziarie.
I banditi sarebbero entrati nella villa immobilizzando i domestici e raggiungendo velocemente la contessa Bonardi al piano superiore.
La donna colpita con violenza alla testa col calcio della pistola è stata terrorizzata e costretta a collaborare.
In breve tempo i complici hanno messo a soqquadro le stanze della tenuta razziando ogni oggetto di valore facendosi poi consegnare una borsa nascosta contenete preziosi di famiglia. Oltre a diamanti, pietre, ciondoli, collane e bracciali (per un valore complessivo di oltre un milione di euro) i malviventi avrebbero anche ripulito la cassaforte, non prima di farsi consegnare le chiavi dalla proprietaria.
Gli inquirenti stanno conducendo le indagini in gran segreto analizzando più piste criminali. Attualmente sarebbero in corso interrogatori di persone vicine alla coppia, conoscenze che a vario titolo hanno recentemente frequentato la tenuta. I carabinieri vogliono comprendere se la banda abbia agito con la complicità di uno o più basisti.
Nella villa pare non vi fosse alcun allarme perimetrale o impianto di videosorveglianza.
Circostanza che rende più assai più complicato il lavoro degli investigatori.
Malgrado la villa si trovi in aperta campagna gli inquirenti stanno comunque vagliando la possibilità che le telecamere presenti lungo il tragitto possano aver ripreso i preparativi o la fuga dei criminali.
Emanuele Bianchi