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HomeCultura Riapre a Tunisi il museo del Bardo. Molte le opere rinnovate

Riapre a Tunisi
il museo del Bardo
Era chiuso dal 2021

Molte le opere restaurate

Nel 2015 fu teatro di un grave attentato

di Samuele Avantaggiato14 Settembre 2023
14 Settembre 2023
museo del bardo

Il museo del Bardo di Tunisi | Foto Pixabay

TUNISI – Il prestigioso museo del Bardo di Tunisi, che ospita una delle collezioni di mosaici romani più ricca del mondo, riapre i battenti oggi, giovedì 14 settembre, dopo oltre due anni di chiusura. Presenti alla cerimonia ufficiale di riapertura, presieduta dalla ministra della Cultura, Hayet Guettat Guermazi, numerosi diplomatici e autorità, tra cui l’ambasciatore d’Italia a Tunisi, Fabrizio Saggio.

Le opere restaurate

I lavori di restauro, tirato a lucido e rinnovato in alcune sue parti, hanno interessato 29 mosaici, due sculture, 3 incisioni nella sala “Ouzna”, la manutenzione di 22 pannelli mosaici di varie dimensioni nella sala “Altepirus” e il restauro di altri 13 mosaici innalzati su una struttura illuminata.

I lavori al parlamento tunisino 

L’ordine di chiusura del museo al pubblico, disposta il 25 luglio 2021 dal presidente Kais Saied, è stata necessaria a seguito dell’avvio dei lavori di restauro all’interno del Parlamento. Infatti, il Bardo occupa proprio una sede molto vicina all’aula dell’Assemblea. Ad annunciare l’imminente riapertura è stata poi la ministra della Cultura, Hayet Guettat Guermazi, specificando che sarebbe avvenuta a ridosso della ripresa delle scuole il 15 settembre.

Un grande traguardo per il turismo

La riapertura del museo del Bardo rappresenta senza dubbio un grande traguardo per il paese tunisino dal punto di vista turistico. A partire da oggi, infatti, il museo potrà diventare nuovamente meta dei numerosi crocieristi in arrivo al Porto de la Goulette.

L’attentato del 18 marzo 2015 al museo del Bardo

Nel recente passato, il museo del Bardo è stato teatro di un grave attentato terroristico il 18 marzo 2015, in cui morirono 24 persone – 21 turisti, di cui 4 italiani, un agente delle forze dell’ordine e due terroristi – e 45 rimasero ferite. Nello stesso rimase coinvolto anche un cane poliziotto, Akil, morto durante l’irruzione delle forze di sicurezza e acclamato oggi come un eroe. Dedicato allo stesso anche un ritratto-mosaico, accanto a quelli delle altre vittime dell’attentato.

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