Secondo le nuove stime di Confcommercio, a dicembre il Pil dovrebbe proseguire il rallentamento già manifestato a novembre, con una riduzione dello 0,3%. Nel confronto annuo la crescita dovrebbe attestarsi al 6,7%, dato determinato dal raffronto con un mese in cui nel 2020 il periodo festivo fu connotato dal lockdown.
Per i consumi a novembre prosegue il recupero per il turismo (+93,8%) e il tempo libero (+20,2%), balzo dell’abbigliamento (+36%). L’indice mostra, nel confronto annuo, una variazione dell’11,6%. Nonostante i recuperi registrati dalla scorsa primavera, la domanda delle famiglie si mantiene però ancora a livelli significativamente più bassi rispetto al 2019.
Sempre tenendo conto del report di Fipe, l’inflazione nel 2021 si attesterebbe all’1,9%, lasciando al 2022 un’eredità molto pesante (il trascinamento è stimato pari all’1,8%). E la risalita dei prezzi, che ha caratterizzato tutto il 2021, non sembra destinata ad esaurirsi. È presumibile che, almeno nella parte iniziale dell’anno, si superi il 4%.
Confcommercio spiega inoltre che l’emergenza sanitaria legata al Covid e le regole del Super Green pass preoccupano esercenti e clienti: è stimato che il giorno di Natale sono attesi 500mila clienti in meno rispetto agli altri anni.