ROMA – Intervistato a Mattino Cinque, Giuseppe Conte ha risposto al videomessaggio di Beppe Grillo pubblicato sui social ieri, 3 dicembre, in cui il garante dichiarava la morte del partito. Il presidente del Movimento 5 Stelle ha replicato che il movimento fondato dal garante, nella sua forma originaria, è a tutti gli effetti morto, però i principi e i valori costituenti sarebbero sopravissuti grazie a una “rifondazione” attuata dagli iscritti. Rispetto alla polemica sul simbolo del partito, che Grillo ha rivendicato, consigliando ai sostenitori di Conte di crearne uno proprio, il presidente del Movimento ha commentato: “È stato registrato da Di Maio a nome del M5s e per i partiti politici vale l’uso consolidato del simbolo. Non è di Grillo e non è di Conte”. Ha poi dichiarato che Grillo e i fondatori del Movimento hanno costruito una forza politica che appartiene agli iscritti ed è quindi a loro che spetta la decisione di cambiare il simbolo o meno.
Conte ha infine aggiunto che la comunità dei Cinque Stelle ha sempre visto Beppe Grillo come un fondatore. “C’è una clausola del vecchio statuto e lui ha voluto rivendicare questo diritto, privilegio”, ha poi affermato. “È una di quelle clausole che la comunità ha voluto cancellare. Per l’ultima volta la dovevo applicare”.