Il premier Matteo Renzi è volato ieri mattina a Bruxelles, sede del Parlamento europeo, per il primo vertice post elezioni con i “grandi” dell’Europa. Dopo la vittoria alle amministrative e alle europee degli scorsi giorni, il premier è sembrato pronto ad affrontare il summit post elettorale tra i 28. Renzi è arrivato da vincitore tra i leader ammaccati dal voto euroscettico: con un Hollande preoccupato della “svolta a destra” della Francia e la disfatta dei socialisti al governo e un Cameron che ha parlato di una Bruxelles troppo “impicciona” («interviene troppo, la soluzione dovrebbe essere gli Stati dove possibile, la Ue solo dove necessario», ha detto l’inglese), il premier ha voglia di novità.
«Se vogliamo salvare l’Europa, dobbiamo cambiare l’Europa per salvarla», ha detto Renzi ai colleghi capi di Stato, mentre la Merkel è apparsa subito entusiasta del suo arrivo, accogliendolo con l’appellativo de “El Matador”.«Prima delle nomine pensiamo ai programmi», ha dichiarato il premier italiano presentandosi come l’uomo nuovo e vincente del socialismo europeo. Renzi è parso soddisfatto dei risultati italiani che, come ha dichiarato, hanno mostrato l’anima anti-populista del nostro paese. L’incontro è poi continuato durante la serata, toccando il tema della nuova presidenza della Commissione Ue, con Jean Claude Junker in testa come candidato ed esponente del gruppo più votato. Si è parlato anche della nuova squadra di governo europeo, che quasi sicuramente si reggerà su una maggioranza di larghe intese.
Proprio in merito al grande successo, il premier italiano più giovane del belpaese, secondo alcuni analisti sarebbe la figura più adatta a orientare la difficile scelta del nuovo presidente della commissione Ue. Nonostante gli impegni in Europa, Renzi non ha tralasciato il confronto con il capo dello Stato Giorgio Napolitano. Poco prima della partenza per Bruxelles il premier ha avuto un breve incontro con il Presidente della Repubblica riguardo al percorso di riforme che torna a occupare il primo posto nell’agenda politica italiana, insieme all’impegno per un approccio economico europeo in grado di incoraggiare crescita, sviluppo e occupazione italiane.
Elisa Mariella