Il Pd mai così in alto. La percentuale del 40,81% di voti alle europee è un qualcosa di straordinario, basti pensare che era dal 1958 (erano le elezioni politiche e la Dc raggiunse il 42,35% di preferenze) che un singolo partito non raggiungeva una maggioranza così schiacciante, così netta.
A legittimare ancor più l’affermazione di Renzi&co. sono i risultati delle consultazioni per le regioni Piemonte e Abruzzo, fino a ieri al centrodestra. Nel palazzo di Piazza Castello a Torino siederà infatti Sergio Chiamparino, ex sindaco del capoluogo piemontese. Gli scrutini non sono ancora stati ultimati ma la percentuale del 47% di Chiamparino è ormai irraggiungibile dallo sfidante del centro destra, Gliberto Picchetto Fratin, che si attesta intorno al 22% delle preferenze, e da quello del Movimento 5 Stelle, Davide Bono, con il 21,45% di preferenze.
In Abruzzo invece, a scrutini quasi ultimati, il dato è ancora più schiacciante per il centrosinistra. Sarà infatti Luciano D’Alfonso, ex sindaco di Pescara, il nuovo governatore della Regione, che ha raggiunto quasi il 50% delle preferenze. Scalzato quindi Gianni Chiodi, ex governatore di Forza Italia, fermo intorno al 29% di preferenze.
Affermazioni a iosa per il centrosinistra anche per quanto riguarda il rinnovo dei consigli comunali sparsi in tutta Italia. I maggiori centri al voto erano Firenze e Bari. Nel primo caso c’è stata la netta affermazione di Dario Nardella, che ha sbaragliato la concorrenza raggiungendo quasi il 60% delle preferenze. Non ce l’ha fatta a spuntarla al primo turno invece Antonio Decaro, candidato del centrosinistra a Bari, che si è fermato alle soglie del 50%, mentre lo sfidante del centrodestra, Mimmo Di Paola, è fermo al 36%: tutto rimandato ai ballottaggi.
In generale si è votato in più di 4mila comuni, tra cui 27 capoluoghi di provincia. Tra questi nove sono andati al centrosinistra (Pesaro, Sassari, Firenze, Ferrara, Forlì, Reggio Emilia, Prato, Campobasso e Cesena) e due al centrodestra (Ascoli Piceno e Tortolì). Si va invece al ballottaggio nei restanti centri (Padova, Foggia, Potenza, Perugia, Bari, Terni, Livorno, Bergamo, Cremona, Pavia, Biella, Vercelli, Verbania, Pescara, Caltanissetta e Modena), con il centrosinistra sempre in ampio vantaggio.
Curiosi i casi di Modena, dove per la prima volta il centrosinistra non vince al primo turno, di Prato, strappata proprio dal centrosinistra al centrodestra dopo soli cinque anni e di Livorno, storica roccaforte della sinistra, che per la prima volta andrà al ballottaggio; a giocarsi la poltrona di sindaco Ruggeri (centrosinistra) e Nogarin (Movimento 5 Stelle).
Per i nuovi primi cittadini è arrivata quest’oggi la ‘benedizione’ del premier Matteo Renzi. “Un abbraccio ai nuovi sindaci. Da collega conosco la bellezza di un mestiere così delicato. Bentornato a casa @SergioChiampa” ha twittato il capo di governo, con chiaro riferimento a Sergio Chiamparini.
Mario Di Ciommo