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Renzi al Pd: «Tutti alla Leopolda». Cuperlo: «Partito alla deriva»

di Valerio Dardanelli21 Ottobre 2014
21 Ottobre 2014

PD: RENZI, C'E UNA SINISTRA OSSESSIONATA DA DENARO

La quinta Leopolda si avvicina e nel Pd è scontro. Il premier Matteo Renzi, parlando in direzione, ha invitato tutti i “Dem” a partecipare all’incontro che si terrà a Firenze nel prossimo fine settimana e immediato è arrivato l’affondo di Gianni Cuperlo: «Così si va alla deriva. Se costruisci e rafforzi un partito parallelo, scegli un particolare modello di apparato che si porterà appresso gli altri vagoni e noi non vogliamo seguire lo schema del partito-comunità ma quello della confederazione». Gli ha fatto eco Federico Boccia che ha rincarato la dose: «Renzi pensa alla Leopolda ma nei suoi discorsi mi piacerebbe si parlasse di più della centralità delle persone visto che siamo un partito di sinistra. Altrimenti ha ragione Cuperlo quando dice che ci stiamo trasformando in una macchina elettorale».

Il segretario del Pd non ha alimentato il fuoco della polemica. Parlando in direzione, piuttosto che assecondare lo scontro con le correnti interne del partito, ha preferito guardare altrove, invitando i transfughi di Sel e Scelta Civica ad abbracciare il progetto dei democratici: «Siamo un grande partito con una visione chiara del futuro». Porte spalancate anche agli esponenti della vecchia guardia, che non cessano di criticare le scelte di Renzi sul “jobs act”, in discussione in Parlamento: «Non espelleremo mai chi fa battaglie serie sulle riforme, lasceremo libertà di coscienza». E se nella visione del premier «la Leopolda non è nient’altro che un’occasione di incontro tra la politica e i cittadini», il Pd «è e resta un partito di sinistra ed esserlo significa in primo luogo lavorare per creare opportunità».

Renzi ha scelto un profilo basso, il suo obiettivo è tenere unito il partito: «Ho vinto quando un pezzo importante del gruppo dirigente ha scommesso su di me». Una parte del Pd domenica sarà in piazza con i sindacati e anche qui il premier ha cercato di smussare gli angoli: «Grande rispetto per la prova di piazza della Cgil». In chiusura, una rassicurazione: «Invito tutti a venire alla Leopolda e vi assicuro che chiunque sceglierà di partecipare non sarà accusato di lesa maestà». I renziani scaldano i motori. L’appuntamento è dietro l’angolo e il ministro Maria Elena Boschi, che ha coordinato i lavori di allestimento, promette: «Parteciperanno più di 20mila persone, faremo meglio delle edizioni precedenti».        

Valerio Dardanelli

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