Tour asiatico per il premier Matteo Renzi, atterrato ieri ad Hanoi. È la prima volta in oltre quarant’anni che un presidente del Consiglio italiano arriva in Vietnam, dal 1973, quando furono avviate le relazioni diplomatiche tra i due Paesi. Obiettivo della missione in Oriente, le cui prossime tappe saranno Cina e Kazakistan, è quello – ha spiegato il premier – di «creare investimenti e occasioni di business e fare le cose terribilmente sul serio».
Si apre una nuova fase. Renzi e il premier vietnamita Nguyen Tan Dung hanno concordato sul fatto che l’incontro segni una nuova fase di sviluppo dei rapporti bilaterali fra Roma e Hanoi. Il volume degli interscambi è oggi di 3,5 miliardi di dollari, che l’Italia punta a far diventare 5. Le prospettive sono positive, perché il boom demografico e le leggi che favoriscono gli investimenti stranieri stanno rendendo lo Stato del Sud-Est asiatico uno dei siti favoriti per la produzione manifatturiera mondiale. «Oggi in Europa siamo il nono Paese per investimenti in Vietnam e noi per il Vietnam siamo il terzo, ma possiamo fare di più e meglio», ha commentato il premier italiano.
Ho Chi Minh e La Pira. Accompagnati da Nguyen Tan Dung, Matteo Renzi e la moglie Agnese hanno visitato ieri il mausoleo di Ho Chi Minh, dove hanno deposto una corona di fiori. Il capo del Governo ha ricordato l’incontro avvenuto nel 1965 tra il leader vietnamita e Giorgio La Pira, come lui ex sindaco di Firenze, che da sempre rappresenta uno dei riferimenti politici più importanti di Renzi. La missione ad Hanoi, organizzata da Italia, Francia, Regno Unito e Unione Sovietica per tentare una mediazione del conflitto fra Vietnam del Nord e del Sud, non sortì in realtà l’effetto desiderato, ma le cronache dell’epoca sono concordi nel raccontare dell’atmosfera amichevole e della stima reciproca fra La Pira e Ho Chi Minh.
L’agenda dei prossimi giorni. Oltre al premier vietnamita, Matteo Renzi ha incontrato ieri anche il presidente Truong Thang Sang. In programma per oggi c’è la visita agli stabilimenti di Ariston e Piaggio, le due aziende italiane di maggior successo in Vietnam. Da lì Renzi volerà a Shangai e poi a Pechino per il business forum Italia-Cina, per concludere il viaggio a Burabay, in Kazakhstan, dove al centro del dibattito ci saranno naturalmente gli accordi per la fornitura di energia.
Anna Bigano