È un Matteo Renzi a tutto campo quello intervenuto questa mattina alla prima puntata di Circo Massimo, il programma di Radio Capital condotto da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto. Il segretario del Partito Democratico ha parlato soprattutto delle regionali in Sicilia e sulle possibili alleanze, ma anche sull’attualità, dai fatti di Firenze all’emergenza ambientale.
Sull’appuntamento elettorale siciliano l’ex premier ha ribadito che non si tratterà di un test in vista delle politiche del 2018 e su questo punto ha commentato le dichiarazioni di Massimo D’Alema per il quale «è idiota chi pensa che le elezioni in Sicilia siano solo un test locale». Renzi non ha voluto rispondere «agli insulti, che qualificano chi li fa». Lo scontro con D’Alema si concentra infatti sull’alleanza dei democratici con Alfano in Sicilia, che potrebbe essere premonitrice di futuri accordi nazionali. «Anche nel 2012 – ha precisato Renzi – Bersani fece una coalizione con l’Udc e con Crocetta, escludendo Vendola, che però poi l’anno dopo rientro in Italia Bene Comune alle elezioni politiche». Ha poi chiarito che il voto in Sicilia è fondamentale poiché si deciderà «il futuro dei prossimi cinque anni in una regione che ha grandi potenzialità di crescita». Per quanto riguarda le elezioni politiche ha affermato che problema delle possibili alleanza sarà «un tema che si porranno tutti, ma dopo il voto». Si è quindi augurato di non vedere divisioni a sinistra, che storicamente «hanno fatto sempre vincere la destra». Il vero problema dell’Italia, ha affermato rivolgendosi a chi lo attacca da sinistra, «non è il Pd, ma Salvini e Grillo».
L’intervista di Radio Capital si è poi spostata ai fatti di cronaca che tengono banco in questi giorni. Sul caso di Firenze, dove due ragazze americane sarebbero state stuprare da due carabinieri in servizio, Renzi ha parlato di fatto «raccapricciante e di una gravità inaudita, ingiustificabile e da condannare con forza» soprattutto perché i due uomini, se le accuse venissero confermate, hanno approfittato della divisa e «hanno infangato l’Arma dei Carabinieri». Sul nubifragio che ha colpito Livorno, causando almeno sei morti e due dispersi, il segretario dem ha condannato chi, con «una reazione scomposta, prima ancora di seppellire i morti, già la butta in politica». «Penso – ha proseguito Renzi – che almeno nelle prime ore ci si dovrebbe preoccupare di mettere una pezza a quanto successo».
Il segretario del Pd si è poi congratulato con «Minniti e con il premier Gentiloni per essere riusciti a contenere gli sbarchi dei migranti». L’obiettivo, ha detto, «è di salvare tutti, ma non possiamo accoglierli tutti in Italia». Sostegno nei confronti del Governo espresso anche per quanto riguarda la legge di Bilancio del prossimo autunno. «L’unico modo per abbassare le tasse – ha affermato – è combattere in Europa per ottenere più flessibilità».
L’intervista di Giannini si è poi soffermata sul caso Consip e sull’autosospensione dalla Rai di Milena Gabanelli. «Su quella vicenda giudiziaria – ha dichiarato – spero venga pubblicato tutto. Non intendo né bloccare l’inchiesta né oscurarla, ma voglio la massima trasparenza». E di trasparenza ha infine parlato a proposito del servizio pubblico: «Non ho mai messo bocca su un solo nome dei giornalisti Rai, chi decide è solo il Cda».