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HomePolitica Renzi e Berlusconi d’accordo: “Senza i numeri si rivota” Salvini tace sulle alleanze

Renzi e Berlusconi d'accordo
"Senza i numeri si rivota"
Salvini tace sulle alleanze

Bonino:"Nessuna alleanza con Berlusconi"

Bersani apre a discussione con il PD

di Simone Alliva06 Febbraio 2018
06 Febbraio 2018

Il segretario del Pd Matteo Renzi durante la trasmissione televisiva ''Porta a Porta'' condotta da Bruno Vespa su Rai1, Roma, 21 novembre 2017. ANSA/ETTORE FERRARI

Silvio Berlusconi e Matteo Renzi, divisi su tutto ma uniti sulla strada da percorrere dopo il voto: senza i numeri bisognerà tornare alle urne. È stato prima Silvio Berlusconi a confermarlo, il leader di Forza Italia proprio ieri durante la trasmissione Agorà in onda su Raitre ha dichiarato:  “Non ci sarà nessuna possibilità di andare a fare una coalizione con il Pd e la sinistra che ha portato alla rovina dell’Italia” e ha aggiunto: “Se non ci sarà maggioranza, ma ci sarà, sarebbe assolutamente necessario tornare al voto”.

Dall’altra parte della barricata il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, oggi sempre sul programma di Raitre, si dice d’accordo con l’ex Cavaliere: “La penso esattamente come Berlusconi, se non ci sono i numeri si torni a votare. Il Pd con gli estremisti non governerà mai”. Ad appoggiare Berlusconi ci ha pensato ieri l’alleata Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia che su Rai News conferma: “O vince il centrodestra, unica coalizione in grado di farlo, o sarà il caos: non ci sono altre possibilità. Se non vinciamo noi, o ci sarà l’inciucio o si tornerà a votare. E tra queste due ipotesi tornerei a votare tutta la vita”. Non è convinto uno dei leader di Liberi e Uguali, Pierluigi Bersani: “I segni inequivocabili che si sono visti in questi anni mi fanno pensare che Renzi pensa di più a staccare Berlusconi dalla Lega che alla sinistra – sostiene su Rtl – E farà la cosa che non va fatta: l’ammucchiata. Però non va bene”. . Per l’ex segretario PD, la strada di un’intesa con Renzi prima delle elezioni era impraticabile: “Non posso allearmi con il Pd facendo finta che non c’è stato nulla: che non c’è stato il jobs act, la buona scuola”. Quanto al futuro, lascia aperto uno spiraglio: “Ora c’è bisogno di un ripensamento e magari il dopo-elezioni potrà indurre a un ripensamento; si può ragionare”.

Si inserisce nel dibattito sulle ipotesi del post elezioni anche Emma Bonino, leader di +Europa che durante la trasmissione Radio Anch’io di Radio1 Rai esclude l’ipotesi di larghe intese con Forza Italia: “In caso di stallo post voto, non credo proprio che mi alleerò con Berlusconi. Ma il fatto vero è che non ho la palla di vetro e non so cosa potrà accadere dopo il 4 marzo”.

Si tiene lontano dallo scenario di una grande coalizione post elettorale il leader leghista Matteo Salvini, che continua la propria campagna elettorale anti-europeista anche da Strasburgo, durante la plenaria dell’Europarlamento, dove attacca: “Se avete paura delle elezioni allora questa Unione europea è il Titanic che sta affondando. Noi ce la metteremo tutta o l’Europa cambia o saranno i popoli a cambiarla a partire dal 4 marzo”

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