“Avevamo ragione noi, qualcosa non ha funzionato”. Il segretario del Pd Matteo Renzi ai microfoni di Radio Capital, ha parlato a 360 gradi cominciando dal tema delle banche e sulle posizioni espresse in passato sulla questione, in particolare sulle critiche al governatore di Banca d’Italia Ignazio Visco.
“Non sono euforico per quel che è successo ieri – continua il segretario dem – ma il tempo è galantuomo. Chi è intellettualmente onesto deve riconoscere che la battaglia che avevamo fatto non era basata su simpatie e antipatie ma su dati di fatto. Noi non abbiamo commesso nessun pasticcio, non abbiamo alcuna esigenza di riaprire la discussione né le polemiche su Bankitalia: il Pd esce a testa alta”.
Per quanto riguarda il ruolo della sottosegretaria Maria Elena Boschi su Banca Etruria, Renzi commenta: “Il procuratore di Arezzo Roberto Rossi ha spiegato che non c’è nessun profilo penale su Pierluigi Boschi (padre della sottosegretaria, ex vicepresidente della banca) evidenziando invece le responsabilità di Bankitalia – continua Renzi – un sacco di famiglie e risparmiatori sono stati fregati. Boschi ha parlato il Parlamento, il luogo per avere giustizia e per chiarire definitivamente saranno le querele”.
Dalle banche al Pd, Renzi ha risposto anche a Lapo Elkann dicendo che “la battuta era vecchia, saluto Lapo e gli auguro di star bene”, il quale giovedì scorso durante la trasmissione “Otto e mezzo” ha detto che “in Francia hanno Macron e da noi Micron” in riferimento proprio al leader dem. Renzi conclude affermando: “Chi dice che il Pd è terzo non conosce la legge elettorale”.