In queste ore a Palazzo Chigi la presentazione della relazione annuale dell’intelligence, alla presenza del direttore del Dis, Alessandro Pansa, e del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. “Abbiamo sviluppato negli dieci anni la capacità di guardare la minaccia ma di saperla anche valutare nella sua dimensione prospettica e di questo sono orgoglioso” ha ricordato Pansa. “Nel 2007 parlavamo del rischio di arruolamento di combattenti in Europa e di attacchi nel nostro continente. Nel 2008 parlavamo di ‘lone terrorist’ quando ancora non si citavano i ‘lone wolf’ e nel 2009 scrivevamo che lo Stato Islamico in Iraq era la prima formazione qaedista che ambiva a ricoprire un rango statuale”. Il direttore del Dis ha poi spiegato che all’attenzione principale dei servizi c’è il terrorismo, le migrazioni, l’economia, il cyber, “un mondo, quest’ultimo, con il quale ci dovremo sempre più confrontare e che assorbe una serie di criticità”.
Il presidente Gentiloni ha poi aggiunto che, mai come in questa legislatura, sono state investite ingenti risorse per la sicurezza dei cittadini e per quella internazionale. “Ma i dazi e le barriere non sono la soluzione – ha aggiunto – sarebbe come farsi del male da soli”.
“Gli strumenti di telecomunicazione e cyber possono svolgere in un periodo elettorale un ruolo e noi siamo particolarmente attenti: abbiamo messo a disposizione la nostra capacità e organizzazione per essere sempre presenti e attenti per evitare che la votazione subisca influenze negative” ha concluso Pansa, riferendosi alle recenti precauzioni degli 007 contro gli hacker russi.