Nuove regole per la quarantena a scuola. Il nuovo protocollo dei ministeri di Salute e Istruzione prevede che la didattica a distanza scatti con tre positivi nella stessa classe. Non ci sarà più la quarantena automatica con un solo caso. Saranno le autorità sanitarie a disporre la sospensione delle lezioni nelle classi dove è presente un contagiato. Solo nel caso in cui le autorità siano impossibilitate a intervenire, il dirigente scolastico è autorizzato in via eccezionale ed urgente a disporre la sospensione delle attività didattiche.
Per i bambini fino a sei anni, la quarantena per tutti vale dieci giorni, mentre per gli insegnanti può essere di sette giorni nel caso siano vaccinati. Se a risultare positivo è un insegnante, sarà sufficiente un test per i vaccinati o per chi si è negativizzato negli ultimi sei mesi. Per le scuole primarie e secondarie, in caso di positività di uno studente, gli alunni della stessa classe dovranno eseguire due tamponi a distanza di cinque giorni. Il doppio tampone vale anche se a risultare positivo è un docente: un ulteriore caso di positività consentirà la permanenza in aula solo per i vaccinati, mentre quelli senza dose dovranno rispettare la quarantena. Gli insegnanti che hanno svolto un’attività in compresenza con l’operatore scolastico positivo, potranno rientrare se negativi al tampone ma dovranno osservare la quarantena se non vaccinati.
Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha annunciato a “Radio Anch’io” su Rai Radio1 che le nuove regole saranno approvate dal governo in settimana. Il sottosegretario si è soffermato poi sulla questione della terza dose, per la quale si augura che non diventi un dibattito politico e che si faccia chiarezza nei confronti dei cittadini. “L’obbligo vaccinale – ha aggiunto – per alcune categorie non è assolutamente un tabù e siamo pronti a prenderlo in considerazione”. Entro fine anno si potrebbe arrivare alla somministrazione della terza dose per i cinquantenni.