A pochi giorni dalla candidatura di Nello Musumeci, sostenuto dal centrodestra unito, la sinistra risponde dando prova di unità, e compattandosi attorno a Claudio Fava, vice presidente della commissione nazionale antimafia. Mdp, Sinistra italiana e Rifondazione Comunista hanno infatti deciso di sostenere lo stesso candidato, ufficializzando quindi la frattura con il Partito Democratico. In una nota congiunta firmata da Fava, con l’editore Ottavio Navarra, non vengono risparmiate critiche all’attuale governo regionale: “si raccolgono oggi i frutti avvelenati causati dalla coalizione che sostiene Crocetta” si legge, “in continuità con i governi Lombardo e Cuffaro”. Una candidatura quindi nel segno della svolta e della discontinuità, come peraltro specificato nella stessa nota, dove Fava e Navarra affermano che “di questo contesto il Pd è oggi il principale responsabile” e “da questa consapevolezza, nasce la volontà di costruire una alternativa al Pd e ai poli politici esistenti e alla rete di potere da essi rappresentati”.
Proseguono invece le trattative nel Partito Democratico. Resta in auge il nome di Fabrizio Micari, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, ma contestualmente si cerca di evitare la frattura con l’attuale Presidente della Regione, Rosario Crocetta. Secondo quanto riportato da Repubblica nelle ultime ore, per favorire un riavvicinamento, sembra si stia lavorando per affiancare a Micari un personaggio vicino a Crocetta, come il presidente del parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci.
Intanto un sondaggio realizzato da Euromedia Research, la società di Alessandra Ghisleri, e commissionato da Forza Italia, da il centrodestra in vantaggio, con Musumeci al 37%, seguito dal candidato del M5S Cancellieri, che si assesterebbe al 33,7%. Per Micari, il probabile candidato del Pd, si andrebbe non oltre il 20%, mentre per Claudio Fava si ipotizza un residuale 3,8%.