Attilio Fontana sarà il nuovo governatore della Lombardia. Il candidato della Lega – appoggiato dal centrodestra – ha ottenuto il 49,74% dei voti alle elezioni regionali, segnando un distacco di venti punti rispetto al democratico Giorgio Gori. Il centrosinistra, infatti, si è fermato solo al 29,09% delle preferenze. I dati, sia chiaro, sono provvisori ma lo scrutinio – iniziato ieri pomeriggio – è quasi terminato: mancano 12 sezioni su 9.227.
“È stata una campagna faticosa, ma molto molto bella – ha dichiarato l’erede di Roberto Maroni – Penso sia stata una buona vittoria. E, quindi, sulla base di questi numeri, riprenderemo il cammino di 23 anni di buon governo del centrodestra, ma con la grande novità della riforma per l’autonomia”. Gori, invece, dopo la netta sconfitta, ha sostenuto con vena ottimistica: “I maggiori insegnamenti nella mia vita sono arrivati dalle sconfitte. La mia carriera professionale è iniziata davvero il giorno in cui sono stato licenziato da Feltri. La mia carriera da sindaco è iniziata con la sconfitta alle primarie per le parlamentarie Pd del 2012. Ora chissà che da questa sconfitta non nasca altro”.
Erano sette i candidati alla presidenza della Regione: oltre a Fontana e Gori, si sono presentati il pentastellato Dario Violi (che ha conquistato il 17,36% dei voti) e Onorio Rosati (LeU, 2,12%). I restanti – Angela De Rosa (CasaPound), Massimo Roberto Gatti (Sinistra per la Lombardia) e Giulio Arrighini (Grande Nord) – non hanno raggiunto l’1% delle preferenze. Per quanto riguarda l’affluenza, è stata in calo rispetto alle scorse regionali: ha partecipato il 73,07% degli aventi diritto.