ROMA – Le regionali in Sardegna, previste per domenica 25 febbraio 2024, dividono la maggioranza. La Lega di Matteo Salvini punta sulla candidatura del governatore uscente Christian Solinas mentre il partito della premier, Fratelli d’Italia, lancia la corsa di Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari. Per Fratelli d’Italia bisogna riequilibrare il peso delle forze politiche alla guida delle Regioni dal momento che FdI, nei sondaggi al 30%, ne governa solo tre: Lazio, Marche e Abruzzo. Dall’altra parte la Lega teme che la Sardegna possa segnare un precedente rischioso portando l’anno prossimo a rivendicare il Veneto, culla del leghismo dal lontano 1980.
Il leader della Lega Matteo Salvini, quindi, riunisce oggi il Consiglio Federale del partito in cui si discuterà della candidatura della discordia – stasera scade la presentazione delle liste per i candidati – e, con tutta probabilità, si darà mandato al leader del Carroccio di non cedere alle richieste avanzate da Fratelli d’Italia.
D’altronde Salvini sul tema è stato perentorio nei giorni scorsi. Nel salotto di Bruno Vespa, infatti, ha annunciato che se il suo candidato cioè Solinas “salterà” verranno messe in discussione anche altre candidature come quella di Marco Marsilio in quota Fratelli d’Italia e attuale Presidente dell’Abruzzo e quella di Vito Bardi in quota Forza Italia e presidente della Basilicata.
Immediata la replica del leader azzurro Antonio Tajani per cui il governatore della Basilicata è intoccabile. “È il miglior candidato possibile, quindi per quanto ci riguarda continuerà a fare il presidente e a far vincere il centrodestra in quella Regione” ha detto.
Al momento non ci sono segnali di distensione come testimonia il gelo con cui è stata accolta la proposta di legge leghista sul terzo mandato per i governatori che avrebbe potuto mettere al sicuro il Veneto di Luca Zaia nel 2025.