Atmosfera sempre più incandescente tra i fautori del sì e del no al referendum del 4 dicembre, in una giornata costellata di dichiarazioni.
Le parole di Visco– Il numero uno di Bankitalia, Ignazio Visco dalle colonne de “La Stampa” ha spiegato che: “Non c’è chiarezza su quella che sarà la risposta successiva all’esito del referendum. Qualunque sia il risultato della consultazione, all’indomani del voto la direzione di marcia non potrà che essere quella di proseguire nella ricerca della risposta giusta ai cambiamenti”. Le parole del Governatore arrivano dopo che nei giorni scorsi aveva fatto discutere un rapporto della Banca d’Italia che paventava una forte volatilità finanziaria per il nostro Paese a causa dell’incertezza sul voto. Sulla questione è tornato oggi
I favorevoli– Il PD cerca di fare fronte comune a favore della riforma. Ospite questa mattina della trasmissione Mattino Cinque, la ministra Maria Elena Boschi ha invitato tutti i militanti a impegnarsi attivamente per convincere gli indecisi, poiché se la riforma dovesse passare ci saranno per i cittadini più soldi e meno burocrazia: “Quei 5 minuti che passeremo nella cabina elettorale possono cambiare i prossimi trenta anni del nostro Paese. È un’occasione troppo importante per sprecarla”. Il fronte del sì ha incassato anche l’endorsement del Presidente emerito Giorgio Napolitano, il quale ieri a Porta a Porta ha ribadito il suo voto favorevole, pur criticando i toni aberranti della sfida.
I contrari– Di parere chiaramente opposto il Movimento 5 Stelle. Ospite del forum dell’Ansa, Luigi di Maio ha ribadito in serata che in caso di vittoria del No l’auspicio del M5S è di andare a votare il prima possibile: “Se vince il No immagino che non ci sarà più il governo Renzi e che il presidente della Repubblica chiederà alle forze politiche cosa vogliano fare. Noi diremo che vogliamo andare alle elezioni il prima possibile”. Impensabile, invece, per Di Maio un nuovo governo di scopo senza passare dalle urne.