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Reddito di cittadinanza
chi ne ha diritto
e come richiederlo

1,7 milioni di famiglie interessate

e quasi 5 milioni di persone coinvolte

di Chiara Viti06 Febbraio 2019
06 Febbraio 2019

Il reddito di cittadinanza interesserà una platea reddito 1,7 milioni di nuclei, per un totale di quasi 5 milioni di persone. Da ieri è online il sito informativo ma per la presentazione delle domande bisognerà aspettare fino al 6 marzo.  Gli interessati dovranno compilare un modulo predisposto dall’Inps e la domanda potrà essere presentata alle Poste o ai Caf convenzionati. Ad aprile il Ministero del Lavoro invierà le domande all’Inps che avrà cinque giorni di tempo per verificare i requisiti e per comunicare l’eventuale accoglimento.

I requisiti indispensabili per richiedere il reddito sono tre e, se non viene soddisfatto anche solo uno dei punti, si è immediatamente esclusi. La verifica dei requisiti spetta tanto ai comuni quanto all’Inps stesso. Sarà indispensabile avere un indicatore Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) inferiore a 9.360 euro annui, per coloro che sono proprietari di una seconda casa il valore della stessa deve essere inferiore a 30mila euro e il patrimonio mobiliare non può superare i 6 mila euro. Per quanto riguarda poi gli stranieri, dovranno essere in grado di dimostrare di essere residenti in Italia da almeno dieci anni.

Una volta esaminata la domanda la comunicazione arriverà direttamente via mail o via sms dall’Inps. Poste procederà poi, in un tempo stimato di dieci giorni, a comunicare la data dell’appuntamento per ritirare la card grazie al quale sarà possibile spendere il credito previsto. L’uso della carta avrà delle limitazioni come nel caso del gioco d’azzardo ma potrà essere tranquillamente utilizzata per pagare le utenze e per le spese di beni di consumo. L’importo previsto è fino a 780 euro per un single e in caso di inutilizzo, lo Stato avrà facoltà di ridurlo del 20%.

Tutti coloro che verranno ammessi al reddito di cittadinanza saranno poi presi in carico dai centri per l’impiego e dai comuni. Potranno scegliere se sottoscrivere un Patto di lavoro o un Patto di inclusione sociale. Nel primo caso ci si impegna a seguire corsi di formazione e ad accettare almeno una di tre offerte di lavoro, nel secondo caso invece ci si rende disponibili a lavori socialmente utili. Il Patto di lavoro obbliga a cercare attivamente lavoro sulla piattaforma informatica e ad accettare proposte entro i 250 chilometri dal comune di residenza, durante i primi 18 mesi, trascorsi i quali si dovranno accettare proposte di lavoro da tutta Italia.

Come funzionerà il rinnovo del sussidio? Trascorsi i primi 18 mesi il reddito di cittadinanza può essere rinnovato, previa sospensione di un mese. Il sussidio può essere revocato per diversi motivi come il mancato adempimento dei doveri, per truffa o – più semplicemente – allo scadere dei 18 mesi.

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