Il premier Giuseppe Conte ha iniziato il suo viaggio presso le cancellerie europee per trovare un’intesa sul Recovery Fund, alla vigilia del Consiglio Europeo del 17 e 18 luglio. Dopo un incontro con l’omologo portoghese, Antonio Costa, il presidente del Consiglio oggi ha incontrato il premier spagnolo Pedro Sanchez a Madrid. Sul tavolo, i due leader dei Paesi più colpiti dalla pandemia cercano di costruire e consolidare un asse anti-falchi – ovvero Austria, Olanda, Danimarca e Svezia – per ottenere l’intesa sul bazooka economico entro luglio, senza cedere a compromessi.
Non c’è da attendere e Conte ne è consapevole, tanto che venerdì si recherà a l’Aia per incontrare Mark Rutte, il primo ministro dei Paesi Bassi che infrange i sogni dell’avvocato italiano. Pochi giorni fa, il rigorista olandese aveva lanciato un messaggio chiaro a Roma, sostenendo che non è necessario un accordo entro il 17 luglio e, soprattutto, ribadendo la contrarietà ad altri contributi a fondo perduto. Rutte propone invece un sistema di prestiti che i Paesi devono sostenere con riforme mirate alla produttività e alla competitività.
Conte spera di arrivare alla cancelleria dell’Aia con maggiori sicurezze. Già il premier Sanchez ha sottolineato come sia necessaria sul Recovery Fund una risposta comune che venga dall’Europa. “Non può esserci un altro momento per l’accordo oltre luglio”, ha detto il politico spagnolo durante la conferenza stampa con l’omologo italiano, aggiungendo che “questa emergenza sanitaria si traduce in emergenza economica e sociale”.
Anche l’asse franco-tedesco appoggia la linea di Roma, Madrid e Lisbona. La cancelliera tedesca Angela Merkel al Parlamento Ue, in un moto di solidarietà, ha espresso l’intenzione di trovare un obiettivo comune entro l’estate, ricordando che “tutti sono chiamati a mettersi nei panni nell’altro”. Posizione rimarcata dal presidente del Consiglio Ue Charles Michel, che conferma il suo massimo impegno e chiede maggiore collaborazione tra i 27 membri dell’Ue.
Ma se Conte deve gestire i malumori in Europa, deve considerare anche quelli interni. Il centrodestra, spaccato sulla misura europea, è pronto a incontrare il Presidente del Consiglio la prossima settimana.