È del 26,9 % di share e di oltre 4 milioni di spettatori il bilancio della serata di Raiuno, che ha visto “battersi sul ring” Beppe Grillo e il conduttore Bruno Vespa. Il risultato è stato postato via tweet dal direttore di Raiuno Giancarlo Leone. I numeri raccontano il successo di ascolti dell’atteso match, andato in onda in seconda serata nella trasmissione Porta a Porta. La tv dedica la programmazione serale del lunedì alle ospitate dei tre principali leader politici italiani, in vista delle prossime elezioni europee del 25 Maggio.
Berlusconi. Come spesso accade nei salotti Mediaset quando l’ospite è Silvio Berlusconi, il giornalista si trasforma in spalla e l’intervista assume più le caratteristiche del monologo. Paolo Del Debbio di Quinta Colonna su Retequattro annuisce costantemente, sorridente e ammiccante, alle affermazioni dell’ex premier, che si dice sicuro dell’intervento della Corte di Strasburgo per annullare la sentenza per frode fiscale, per la quale è stato condannato in terzo e ultimo grado. L’ex Cav respinge tutte le accuse che gli sono state mosse dal Bunga Bunga al processo Mediaset. E per la serie “proposte shock”, care a Berlusconi, dopo il “tolgo l ici” e il “tolgo l’imu”, arriva la promessa di abolire Equitalia.
Renzi. Più “cane da guardia” Corrado Formigli, che in contemporanea su la7 trasmetteva la sua intervista al premier Matteo Renzi per il programma “Piazza Pulita”. La registrazione viene mandata in onda a pochi minuti dal comizio tenuto dal presidente del Consiglio a Piazza Sanità a Napoli. Alcune contestazioni per Renzi nel capoluogo partenopeo. E il premier risponde all’affermazione di Grillo, che aveva vaticinato per lui la stessa fine dei morti di lupara bianca. “Credo – ha detto Renzi intervistato da Formigli – che dovremmo abituarci a un linguaggio più serio. I morti di lupara bianca esigono rispetto e la politica dovrebbe riprendere il significato delle parole. Può sembrare un fatto morale, ma citare Hitler, la peste rossa, la lupara bianca è un linguaggio che non è il nostro”. E tenta di ridimensionare le aspettative sul Pd nelle prossime elezioni, così che un eventuale risultato deludente non venga visto come una sconfitta. Immediatamente stanato dal presentatore di la7.
Grillo. Ma poichè i due leader di Pd e Fi di certo non lesinano apparizioni tv, l’appuntamento più atteso era sul primo canale, in seconda serata. Beppe Grillo torna in Rai dopo 20 anni, negli stessi studi che aveva calcato come comico e dai quali era stato estromesso, in seguito alle battute su Craxi e i socialisti, in una puntata di Fantastico nel lontano 1984.
Ad attenderlo Bruno Vespa nel suo salotto di Porta a Porta. Un’occasione per il leader penta stellato per provare a raccogliere i voti del pubblico più moderato e di destra, target principale della trasmissione. Non viene in pace Grillo, che porta in dono un plastico del Castello di Lerici: “Nel Castello ci sono anche le segrete da cui spuntano dei signori: ci sono tutte le categorie, politici, imprenditori e giornalisti”. E per rappresentare quest’ultima sceglie appunto il presentatore che lo intervisterà a breve. “Possiamo ritenerci entrambi soddisfatti”, ha affermato Vespa a fine trasmissione. Ed è vero. Grillo ha elencato le tematiche chiave dei suoi comizi per il Movimento 5 stelle senza mostrarsi particolarmente scosso dalle domande di Vespa: l’allontanamento Napolitano; il reddito di cittadinanza (mostra l’assegno di 5 milioni, ricavati con la rinuncia alla diaria degli eletti 5 stelle); no all’Expo (“tutte le aziende sono colluse con la mafia). Dal canto suo il giornalista si è mostrato attento a controbattere le affermazioni del leader, tentando di contenere lo show e incalzandolo con domande sulle quali spesso l’intervistato glissava. “Ma con chi governerete senza la maggioranza assoluta?”, chiede Vespa a Grillo, che non si scompone nel dare la sterile risposta: “Con gli italiani”.
Silvia Renda
