Metropolitane e autobus gestiscono solo il 28% di spostamenti che in gran parte avvengono con mezzi privati: per il Censis la mobilità urbana è il vero punto debole della Capitale. Secondo l’ultimo rapporto “Roma verso il Giubileo” infatti, la città è carente proprio per il trasporto pubblico, l’unico tra le capitali europee a non gestire con efficacia gli spostamenti di massa negli orari di punta. Le circa 2 milioni e mezzo di automobili che ogni giorno affollano la città sembrano, insomma, un ostacolo insormontabile per una viabilità di tipo moderno.
Il principale accusato è il servizio di metropolitana, lungo appena 53 chilometri e ben distante dalle coperture di altre capitali europee (ma anche di altri centri italiani importanti come Milano). Poi le contraddizioni della rete bus, che pur essendo una delle più estese d’Europa (oltre 3.500 km di copertura, 7mila fermate e 2mila mezzi impiegati) presenta risultati tutt’altro che soddisfacenti. Per il Censis la ragione principale è nella mancanza di corsie preferenziali che, quando esistenti, “sono ancora poco sfruttate e gerarchizzate”. Un limite che provoca ulteriori ostacoli ad autobus costretti a finire in code spesso chilometriche.
Stelio Fergola