Sono più di 200 mila le persone accolte nei centri della Caritas in tutta Italia, quattro su dieci sono nuovi utenti. È quanto emerge dal Rapporto 2017 della Caritas sulle povertà giovanili e l’esclusione sociale, presentato questa mattina a Roma nella sede dell’Associazione stampa estera. “I ragazzi tra i 18 ed i 34 anni rappresentano il 22,7 per cento del totale – spiega la Caritas – tra gli italiani l’incidenza scende al 10,7 per cento, tra gli stranieri arriva invece al 31,5”. Tra gli italiani prevalgono donne disoccupate e con basso livello di istruzione, mentre la maggior parte degli stranieri è costituita da uomini provenienti dall’Africa e dalla Romania.
Cresce il numero dei senza dimora, che sfiora il 18% del totale, in crescita rispetto al 2015. “Sbaglieremmo noi se identificassimo i poveri soltanto con i clochard o con l’immigrato che sbarca sulle nostre coste. Dovremmo allargare un po’ lo sguardo alle tante donne prive di dignità, ai nostri giovani. Si tratta di una povertà non costituita dall’assenza di mezzi materiali quanto piuttosto dall’impossibilità di poter progettare il proprio futuro”, afferma mons. Nunzio Galantino, segretario della Cei, commentando il Rapporto.
Nel 2016 oltre 16 milioni di euro sono stati investiti a favore dei centri Caritas. I destinatari degli interventi sono stati prevalentemente le famiglie, le persone senza dimora, i giovani e i minori, poi gli immigrati e gli inoccupati.