L’Italia migliora in materia di salute e ambiente, ma è più povera. È lo scenario che emerge dal Rapporto annuale dall’Asvis, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, presentato al Festival per lo sviluppo sostenibile che si apre oggi. Ma, secondo l’organizzazione non profit, la guerra in Ucraina, la pandemia e i cambiamenti climatici stanno allargando il divario sociale e impattando sull’attuazione dell’Agenda 2030 dell’Onu.
Sugli obiettivi dell’Agenda Onu “dobbiamo constatare i molti, troppi passi indietro, aggravati quest’anno anche dall’aggressione della Russia all’Ucraina. Il tempo a nostra disposizione sta finendo”, hanno dichiarato i presidenti dell’Asvis, Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini. “La frattura della pandemia, le guerre e gli scenari geopolitici mondiali, insieme al nuovo corso politico che si apre in Italia ci impongono di ripensare e cambiare passo”, ha sottolineato Stefanini, ribadendo che “occorre un grande cambiamento, anche culturale, che deve essere innescato dalla politica e dalle istituzioni”.
A migliorare, tra il 2010 e il 2021, sono otto indicatori riguardanti alimentazione e agricoltura sostenibile, salute, educazione, uguaglianza di genere, sistema energetico, innovazione, consumo e produzione responsabili, lotta al cambiamento climatico. Il rapporto riscontra invece un peggioramento per quanto riguarda cinque obiettivi, quali povertà, acqua, ecosistema terrestre, istituzioni solide e cooperazione internazionale. Invariata la situazione in termini di condizione economica e occupazionale, disuguaglianze, città e comunità sostenibili, tutela degli ecosistemi marini.