Cresce il bilancio delle vittime del coronavirus. Dopo la rimodulazione dei parametri per definire i contagi, cala il numero di nuove infezioni nella provincia di Hubei, che si ferma a 4.823, dopo l’impennata di 14.800 casi registrati ieri. In calo i morti, 116 in più rispetto a ieri, quando se ne erano registrati 242. Intanto è partito il volo speciale che riporterà in Italia Niccolò, il 17enne che per due volte non è potuto rientrare causa febbre. L’autorizzazione, dopo vari rinvii, è arrivata ieri da Pechino. A bordo del volo anche il viceministro della Salute Paolo Sileri: “Con me – ha aggiunto ieri sera l’esponente pentastellato nella trasmissione Piazza Pulita di La7 – viaggeranno medici e infermieri. Ritorneremo nella giornata di sabato”.
Sul piano diplomatico tornano a riallacciarsi i contatti tra Italia e Cina. Nei giorni scorsi dal “Paese del dragone” era stata fatta trapelare irritazione dopo la decisione unilaterale del blocco dei voli; ieri il presidente Xi Jingping ha disteso i toni: “Le difficoltà sono temporanee, le amicizie imperiture”, questa la sintesi del messaggio scritto dal segretario del partito comunista cinese al Capo dello Stato Sergio Mattarella. Il Presidente della Repubblica ha quindi risposto dicendo di avere “piena fiducia nelle misure prese dalla Cina”.
“Sulla chiusura dei voli diretti con la Cina gli altri Paesi d’Europa stanno venendo sulla posizione italiana”, così il capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli in una sua dichiarazione ad Agorà su Rai Tre. Intanto, anche gli altri Stati si stanno attrezzando con nuove misure per affrontare l’epidemia. Il governo giapponese ha approvato infatti l’utilizzo dei fondi di riserva del budget statale per fronteggiare l’allarme. Il pacchetto ha stabilito l’impiego di 10,3 miliardi di yen, pari a 87 milioni di euro, per misure considerate urgenti: dallo sviluppo dei test di esame e nuove risorse alla ricerca per la realizzazione di un nuovo vaccino. Le autorità giapponesi hanno deciso di far sbarcare dalla Diamond Princess, la nave in quarantena nel porto di Yokohama, alcuni passeggeri più anziani, trasferendoli in alloggi protetti messi a disposizione dal governo, purché i nuovi test cui saranno sottoposti risultino negativi. La decisione arriva all’indomani del forte aumento di casi di contagio a bordo della nave, salito a 218 su 3.700 persone tra passeggeri ed equipaggio inizialmente a bordo, che fa temere per le condizioni di salute di alcune centinaia di persone di età pari o superiore a 80 anni. A bordo dell’imbarcazione ci sono 35 italiani. Uno di questi è il capitano.
Intanto sul fronte della ricerca ci sono importanti risultati: è stato infatti sviluppato il “plasma di convalescenza” dai guariti da Covid-19. Un importante passo avanti per la scoperta di un vaccino per il virus.