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HomeCronaca Ragazza uccisa a Nottingham, oggi vertice Procura di Roma. Si indaga su pista razzista

Ragazza uccisa a Nottingham
oggi vertice in Procura
si indaga per razzismo

Il pm chiede l'acquisizione degli atti

Indagini sulla valutazione sanitaria

di Giulia Turco19 Marzo 2018
19 Marzo 2018

Mariam Moustafa, la diciottenne di origini egiziane nata e cresciuta a Roma nel quartiere litoraneo di Ostia, picchiata da una baby-gang di ragazzine inglesi nel centro di Nottingham e morta dopo tre settimane coma in una foto tratta dal suo profilo facebook. +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA +++

Nella giornata di oggi presso la Procura di Roma si terrà un vertice per fare luce sull’aggressione di Mariam Moustafa, la diciottenne di origine egiziana, nata e cresciuta ad Ostia, picchiata da un gruppo di ragazze nel centro di Nottingham e morta, dopo venti giorni di coma.

Obiettivo degli inquirenti e del pm Sergio Colaiocco che ha delegato le indagini ai carabinieri del reparto operativo di Roma, è acquisire ogni elemento che possa aiutare a ricostruire la vicenda. Il pm, a breve, chiederà alle autorità inglesi di poter entrare in possesso degli atti, tramite un ordine europeo di investigazione. Ciò che si tenta di capire è se dietro al pestaggio della ragazza, ripreso, tra l’altro, da un video che la riprende terrorizzata in balia del branco, possa esserci un movente razzista.

Al momento dell’aggressione Mariam, in Inghilterra con la famiglia per seguire i suoi studi di ingegneria, si trovava alla fermata dell’autobus, fuori dal centro commerciale di Victoria Station, in Parliament Street, lo scorso 20 febbraio. La diciottenne ha cercato di sfuggire alla furia del gruppo, che però l’ha trascinata a terra per oltre 20 metri, salendo a bordo di un autobus. E proprio a bordo del mezzo le dieci ragazze hanno continuato ad aggredirla, finché l’autista le ha fermate.

Altro punto che resta da chiarire è se ci sia stato un errore di valutazione da parte dei sanitari sulle reali condizioni di Mariam, dimessa poco dopo, ma colpita da un malore poi, a causa di una emorragia interna.

“Il nostro ambasciatore a Londra, – spiega in una nota il ministero degli Esteri – sta seguendo personalmente la vicenda, in raccordo con il collega egiziano, per arrivare alla verità nel minor tempo possibile”.

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