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Raccordo anulare al buio. Continuano gli incidenti

di Alberto Gentile19 Ottobre 2015
19 Ottobre 2015

Gra-di-notte-640x360Lampioni per lo più spenti e oltre 68 chilometri per lunghi tratti al buio. E’ il Grande raccordo anulare di Roma, ormai diventato un rischio per chi decide di percorrerlo di sera o di notte. Continuano infatti gli incidenti di grave entità. L’ulitmo ieri, fra le uscite Laurentina e Ardeatina, è costato la vita a un ragazzo di 28 anni, Gianluca Armagno, di Cinecittà. Un suo amico, di un anno più grande, lotta contro la morte nel reparto Rianimazione del Sant’Eugenio e nelle stesse condizioni si trovano altri due trentenni.
Macchine che sfrecciano, svincoli non illuminati e automobili che si immettono a velocità sostenuta e che si intravedono all’ultimo, senza dimenticare le corsie di emergenza pericolosissime per chi si ferma. Il Grande raccordo anulare è diventato un luogo per veri temerari. Nei mesi scorsi Alessandro Onorato, capogruppo in Campidoglio della Lista Marchini aveva presentato, sul caso Gra al buio, un’interrogazione urgente al sindaco Marino affinché si attivasse per far ripristinare l’illuminazione sul Grande Raccordo Anulare. “Non è accettabile che i cittadini debbano rischiare ogni giorno la vita”, aveva detto Onorato, ma adesso il primo cittadino di Roma lascerà il Campidoglio e toccherà al suo successore occuparsene.
Anche Davide Bordoni, capogruppo di Forza Italia al Campidoglio, dopo aver girato tutto il Gra ha raccontato: “Una parte considerevole è al buio ormai da tempo, sono privi di illuminazione funzionante circa 53 chilometri su 68. Una situazione insostenibile e pericolosa per la vita degli automobilisti”.
Ma se i lampioni sono spenti la colpa è “dei frequenti furti di rame”, hanno spiegato gli investigatori della Stradale che hanno aggiunto: “L’Anas sta facendo un appalto per risolvere il problema, intanto ci sono le riparazioni ma dopo un po’ tutto torna come prima».

Alberto Gentile

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