“Draghi resti dov’è”. È questa la posizione del Movimento 5 stelle, emerso dall’incontro Conte-Letta-Speranza che si è tenuto questa mattina per fare il punto sul Quirinale. L’obiettivo resta quello di cercare un nome condiviso per garantire continuità al governo nella consapevolezza della “difficoltà di proseguire in un quadro di maggioranza di governo che senza Draghi difficilmente potrebbe reggere”.
Al termine dell’incontro, il leader M5s Giuseppe Conte, il segretario dem Enrico Letta e il leader di Leu Roberto Speranza hanno condiviso lo stesso tweet al termine dell’incontro: “Ottimo incontro. Lavoreremo insieme per dare al paese una o un presidente autorevole in cui tutti possano riconoscersi. Aperti al confronto, nessuno può vantare un diritto di prelazione. Tutti abbiamo il dovere della responsabilità”.
Ottimo incontro con @EnricoLetta e @GiuseppeConteIT
Lavoreremo insieme per dare al Paese una o un Presidente autorevole in cui #tutti possano riconoscersi. Aperti al confronto. Nessuno ha diritto di prelazione. Tutti abbiamo il dovere della #responsabilità— Roberto Speranza (@robersperanza) January 19, 2022
Ottimo incontro con @EnricoLetta e @robersperanza. Lavoreremo insieme per dare al Paese una o un Presidente autorevole in cui tutti possano riconoscersi. Siamo aperti al confronto. Nessuno può vantare un diritto di prelazione. #Tutti abbiamo il dovere della #responsabilità.
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) January 19, 2022
Ottimo incontro con @GiuseppeConteIT e @robersperanza. Lavoreremo insieme per dare al Paese una o un Presidente autorevole in cui #tutti possano riconoscersi. Aperti al confronto. Nessuno può vantare un diritto di prelazione. Tutti abbiamo il dovere della #responsabilità
— Enrico Letta (@EnricoLetta) January 19, 2022
“Non c’è alcuna intesa sui nomi – ha sottolineato poi Enrico Letta – perché ne parleremo con il centrodestra nei prossimi giorni”. “L’incontro è andato bene. Siamo pronti a un’azione forte, a un confronto anche ampio e condiviso. Ovviamente andranno rimosse dal tavolo candidature di parte come quella di Berlusconi”, ha detto invece Giuseppe Conte.
In tarda mattinata arriva un colpo di scena. Contattate dall’Ansa, fonti qualificate del M5s hanno sostenuto che il movimento spinge ancora per trovare un nome alternativo a quello di Mario Draghi, in modo da poter far rimanere il premier a Palazzo Chigi. Per questo, si aggiunge, l’obiettivo resta di cercare un nome condiviso per garantire continuità al governo nella consapevolezza della “difficoltà di proseguire in un quadro di maggioranza di governo che senza Draghi difficilmente potrebbe reggere”. Ma soprattutto Conte, così come Letta e Speranza, si sarebbero confrontati sulla contrarietà della “stragrande maggioranza” dei loro gruppi alla soluzione Draghi al Colle.
Perde quota l’ipotesi della candidatura di Berlusconi. Oltre ai no di Letta e Conte, arriva l’annuncio di una manifestazione contro il Cavaliere, programmata domenica alle 14 all’Esquilino dal Popolo Viola e a cui prenderanno parte anche le Sardine.
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C’è attesa anche a Washington per le scelte che prenderà il Parlamento italiano per il Quirinale. Fonti Usa interpellate dall’Adnkronos, dopo la prima risposta di rito (“Non commentiamo le vicende politiche dei Paesi alleati”) esprimono poi una serie di considerazioni che delineano, secondo il sentimento che prevarrebbe alla Casa Bianca, il nome del candidato ideale per il Quirinale. Ci sarebbe infatti “una grandissima sintonia” tra il presidente Joe Biden e il premier Mario Draghi. Per l’amministrazione Biden è importante che l’Italia “prosegua saldamente” sulla rotta tracciata dal premier nell’ultimo anno di governo.