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“Al governo anche senza Mario Draghi”

Quirinale, Salvini si smarca
da Berlusconi: "Al governo
anche senza Mario Draghi"

Domani vertice del centrodestra

Letta dice no a governo dei leader

di Andrea Persili13 Gennaio 2022
13 Gennaio 2022

Saluti al termine dell'incontro tra il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, il leader della Lega, Matteo Salvini e la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, presso la residenza romana di Silvio Berlusconi. Roma, 20 ottobre 2021. ANSA/CLAUDIO PERI

Sulle elezioni per il Colle si aggira lo spettro della balcanizzazione del centrodestra e domani a Villa Grande i leader della coalizione si riuniranno per esorcizzarlo. Ma non sarà facile. Mentre Silvio Berlusconi avverte che senza Draghi a Palazzo Chigi si va al voto e su Il Giornale gli azzurri over di “Forza Seniores” rilanciano l’agiografia del Cavaliere come candidato perfetto per il Quirinale, il leader della Lega Matteo Salvini si smarca: “La Lega rimarrà al governo anche senza Mario Draghi”. Una spaccatura che solo il vertice di domani potrà colmare.

Berlusconi ormai non lo nasconde più: la data cruciale sarà il 27 gennaio. Al quarto scrutinio, quando basterà la maggioranza assoluta, il capo politico di Forza Italia punterà ad essere eletto Presidente della Repubblica. L’asticella è alta, ma non impossibile. Mancano quaranta voti e Berlusconi non si sta risparmiando dal sondare al telefono renziani, grillini ed esponenti dem. Alcuni maligni però riferiscono che ha mancato la telefonata più importante: quella con Matteo Salvini. Perché il capo politico della Lega nel frattempo sta giocando su più tavoli: da un lato, si dichiara fedele a Berlusconi, dall’altro sta studiando un piano B. Il leader del Carroccio teme che possano mancare i voti per far eleggere il Cavaliere e che a partire dalla quarta votazione le destre possano schiantarsi sul nome di Silvio. Per questo sta accarezzando l’idea di una donna al Quirinale, Letizia Moratti, mentre rilancia il governo dei leader per cercare un accordo con M5S e Pd.

Una soluzione tutt’altro che semplice: il leader democratico Enrico Letta respinge la proposta di Salvini, “utile solo a buttare la palla in tribuna”. Nel frattempo il pressing della stampa vicina al Cavaliere si fa sempre più martellante. Sul quotidiano diretto da Augusto Minzolini un’inserzione di oggi ad opera di un gruppo di militanti azzurri, “Forza Seniores”, rilancia la propaganda per la candidatura di Silvio Berlusconi definita “persona buona e generosa” e “uomo amico di tutti e nemico di nessuno” e chiudendo con un messaggio chiaro: “Chi come lui?”.

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