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Grasso e Boldrini: «Bisogna dare un governo al Paese»

Quirinale, iniziano le consultazioni
Grasso e Boldrini: «Bisogna dare un governo al Paese»

di alessia.argentieri20 Marzo 2013
20 Marzo 2013

Si aprono oggi al Colle le consultazioni per il nuovo governo, nell’incertezza di un Paese spaccato, in cui i principali partiti politici continuano i loro battibecchi, ignorando l’urgenza di una situazione che avrebbe bisogno di coesione e lungimiranza e non di prime donne. «C’è l’assoluta necessità di dare un governo a questo Paese», ha dichiarato il presidente del Senato Pietro Grasso quando questa mattina alle 10 è stato ricevuto da Napolitano. Dopo di lui il Capo dello Stato si è incontrato con Laura Boldrini, che al termine del colloquio ha ribadito «il bisogno di un governo il prima possibile» e ha sottolineato che «il presidente esplorerà tutte le strade per arrivare a questo scopo». Dopo i presidenti delle Camere sarà il turno dei rappresentanti dei partiti più piccoli che verranno ricevuti al Quirinale in giornata. Domani sarà invece la volta del M5S, con Beppe Grillo che salirà al Colle accompagnato dai capigruppo parlamentari Lombardi e Crimi e forse anche da Casaleggio: sarebbe allora la prima volta nella storia della Repubblica che due extraparlamentari partecipino alle consultazioni.

Nella tarda mattinata di domani toccherà poi alla delegazione unica di Pdl e Lega Nord e infine al Pd, con Pierluigi Bersani che sarà l’ultimo ad andare a colloquio con il Presidente della Repubblica. Il segretario del Pd si presenterà al Colle con il suo programma in 8 punti con l’obiettivo di ottenere un mandato pieno cercando in parlamento le forze disposte ad appoggiarlo per avere la fiducia delle Camere. Una fiducia di cui il Paese ha bisogno per ritrovare un minimo di stabilità, ma che non sembra riuscire a concretizzarsi, soprattutto perché Grillo continua a escludere ogni alleanza e intanto punta a ottenere le cariche di questori e vicepresidenti delle Camere. «Non daremo mai la nostra fiducia a Bersani, nemmeno se cammina sui ceci, ma su un esecutivo con persone esterne si potrebbe discutere», dichiara Claudio Messora, responsabile della comunicazione del M5S.

Dal canto suo Napolitano sembra più propenso a concedere a Bersani un mandato esplorativo in cui il segretario del Pd dovrà saggiare le possibili alleanze per ottenere una maggioranza e poi riferire al Colle che a sua volta verificherà la eventuale solidità dell’esecutivo. In caso di fallimento di Bersani Napolitano tenterebbe la via di un governo da affidare a una personalità superpartes con i soli obiettivi di mantenere gli impegni internazionali e modificare la legge elettorale, un porcellum che rischia di riprodurre all’infinito l’inconsistenza dei risultati elettorali di febbraio con un’ingovernabilità che diventa sempre più drammatica per il Paese.

Intanto qualche segnale di reale cambiamento arriva dai neoeletti presidenti delle Camere che hanno annunciato una riduzione del 30% del loro stipendio e si sono impegnati a dare impulso a un piano di tagli per razionalizzare le spese del Parlamento.  «Alle Camere si lavorerà cinque giorni su sette», garantiscono Grasso e Boldrini e aggiungono: «Chiederemo sacrifici anche ai dipendenti, perché qui ci sono stipendi molto alti, faremo tutto con la collaborazione dei sindacati».

E rispondendo alle polemiche e alle aspre critiche che Beppe Grillo ha lanciato nei giorni scorsi il Presidente del Senato ha dichiarato: «Qualcuno ha detto che siamo foglie di fico, invece siamo querce che hanno già iniziato a lavorare». Laura Boldrini ha poi aggiunto, parlando dei parlamentari del M5S: « Sono persone serie e motivate, persone con cui si può collaborare benissimo, non sono così strane. Hanno il loro modus operandi, certo. Ma capiscono che politica è anche mediazione, che non vuol dire giocare al ribasso sui principi, ma trovare soluzioni». Un commento che suona anche come un messaggio e un invito al M5S a mettere da parte le polemiche e a pensare al bene del Paese, a proposito del quale la Boldrini sottolinea che «l’Italia ha bisogno di risposte, ha bisogno di crescita. E per questo è necessaria la collaborazione di tutte le forze politiche».

 Alessia Argentieri

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