In concomitanza con l’ ultimo giorno di Silvio Berlusconi ai servizi sociali tra i malati di Alzheimer della fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone, spuntano nuove intercettazioni fiume risalenti al 2008-2009, tra l’ex premier e l’imprenditore pugliese Gianpaolo Tarantini, effettuate dai pubblici ministeri di Bari nell’ambito del processo sulle escort.
Nei siparietti telefonici tra il Cavaliere e Tarantini, oltre a discorsi sugli impegni di governo dell’ex presidente del Consiglio, si spazia dai commenti sulle ragazze da invitare alle “cene eleganti” di Arcore e Roma, ai dirigenti Rai, “persone che possono fare lavorare chi vogliono, decidendo il destino delle ragazze”, dal mal di schiena di Berlusconi all’ “angioletto”, una giovane donna promessa da Tarantini per far guarire l’ex premier dal colpo della strega. Tra le donne al centro dei discorsi intercettati, anche una “simpatica” giornalista napoletana.
Frammenti di intercettazioni sono stati pubblicati tra ieri e oggi da quasi tutti i quotidiani nazionali, e qualche testata (Il Giornale in particolare ) ha parlato di “fango messo nel ventilatore dai magistrati che hanno rese note vicende vecchie di sette anni”. Il Giornale, affidando il proprio dissenso alla penna del direttore Alessandro Sallusti, tuona ribadendo che “I due scherzano come avviene tra uomini su belle donne e commentano la cena della sera precedente”. “Detto che si tratta di questioni private – commenta Sallusti – e detto che un primo ministro non poteva essere intercettato, il tutto fa parte della serie: e chi-se-ne-frega”. Più proficua, secondo il direttore del Giornale, sarebbe stata la pubblicazione delle conversazioni tra l’ex premier e Gheddafi, in merito all’impegno del Cavaliere nel trovare una soluzione (“che si trovò” commenta il direttore), alla tratta di esseri umani che partiva quotidianamente dalla Libia.
Nonostante tutto, le conversazioni tra l’ex premier e l’imprenditore pugliese trovano ampia risonanza sul resto della stampa nazionale.
“Ho avuto un po’ di guai, ho dovuto cambiare telefono perché come al solito me l’avevano messo sotto controllo” raccontava Berlusconi a Tarantini senza sapere che ad essere sotto controllo era il telefono dell’imprenditore pugliese. Dal fiume di conversazioni fornite dai magistrati emergono nomi di giovani donne, le “bambine”, come le definiva l’ex premier, reclutate per le feste, ammaliate, secondo quanto dichiarato al telefono da Tarantini, dalla dolcezza di Berlusconi. Tra le ragazze contattate figura anche Belen Rodriguez. Come riportato anche da Libero, in una telefonata del 3 gennaio del 2009, il Cavaliere aveva fatto intendere alla showgirl argentina di avere per lei un prossimo lavoro con Mediaset.
La trascrizione delle intercettazioni telefoniche, centinaia di file e di pagine di conversazioni, come si legge su Repubblica.it, è stata depositata oggi dal perito nominato dal Tribunale di Bari ed è ora agli atti del processo in corso per favoreggiamento della prostituzione in cui Gianpaolo Tarantini è imputato insieme con altre sei persone, tra le quali la tedesca Sabina Beganovic, la cosiddetta ‘ape regina’ delle feste di Berlusconi.
Intanto l’ex presidente del Consiglio, a conclusione dei nove mesi ai servizi sociali, conseguenza della condanna a quattro anni per frode fiscale nel processi Mediaset, ha definito “toccante” la propria esperienza con i malati. “La politica – ha ribadito l’ex premier – avrebbe molto da imparare dall’umanità e dalla dedizione di quanti si dedicano alla cura di chi soffre”.
Samantha De Martin