Il mondiale di calcio del 2022 in Qatar potrebbe svolgersi, per la prima volta nella storia, nei mesi di novembre e dicembre: troppo alte le temperature nel caldissimo medio-oriente, al punto da spingere gli organizzatori a orientarsi verso mesi più miti. L’Uefa approva, i club e la Premier contestano. “Abbiamo bisogno di guardare al beneficio di tutti”, ribatte però lo sceicco Ebrahim Al-Khalifa (nella foto), presidente della Asian Football Confederation.
Secondo Richard Scudamore, presidente della Premier League, la soluzione è “molto deludente e sbagliata”. Ad accompagnarlo nel dissenso ci sono anche gran parte dei club europei e la EPFL (Associazione europea delle Leghe Calcio Professionistiche) che nella sua nota ufficiale dichiara di “esprimere il proprio dissenso rispetto a questa proposta che turba e causa gravi danni al normale funzionamento delle competizioni nazionali europee. Le Leghe e i club hanno ribadito, ancora una volta, la loro soluzione congiunta per lo svolgimento della Coppa del Mondo durante il mese di maggio. Questa proposta è stata strutturata sulla base di uno studio, secondo il quale sono totalmente accettabili, dal punto di vista meteorologico, le condizioni climatiche sia per quanto riguarda i giocatori che i tifosi”
Nessun problema per l’Uefa, così come per il sindacato dei calciatori professionisti, la FitPro. Per la massima organizzazione calcistica continentale, invece, giocare inverno non dovrebbe portare a grossi problemi, la FitPro la considera “l’unica soluzione praticabile”.
C’è comunque ancora molta nebbia su come si potrebbe concretizzare la proposta di Al Khalifa. Secondo le prime informazioni, infatti, non è prevista una riduzione del numero di squadre, che rimangono 32, né di partite (64), ma ciònonostante il torneo “potrebbe essere accorciato”. Insomma, ancora tanta incertezza. La decisione finale è comunque vicina: si prenderà a marzo in occasione della riunione del comitato esecutivo.
Stelio Fergola