Si chiude un’era calcistica. Con l’eliminazione di ieri del Barcellona per mano del Psg, per la prima volta dopo sedici anni, né Lionel Messi né Cristiano Ronaldo disputeranno i quarti di finale di Champions League. Non accadeva dalla stagione 2004/05, quando il campione portoghese giocava nel Manchester United e il fuoriclasse argentino faceva il suo esordio nella massima competizione europea.
Entrambi all’epoca – come oggi – furono eliminati agli ottavi, rispettivamente da Milan e Chelsea. Dall’anno successivo, Messi e Ronaldo hanno dominato l’Europa per quindici anni, spartendosi la vittoria della Coppa per nove volte e l’assegnazione del Pallone d’Oro per undici anni.
La “Pulce” blaugrana, grazie ai suoi 119 gol nella competizione, ha conquistato il trofeo quattro volte. La sua storia con il Barcellona però è ultimamente in crisi: la volontà di andare via espressa nella scorsa sessione estiva del calciomercato, testimonia la probabilità che a fine stagione le strade con il club possano separarsi dopo quasi vent’anni. L’unica speranza di rinnovo è rappresentata dal nuovo presidente Joan Laporta, che ha promesso di convincerlo a restare.
La carriera di CR7 è stata più itinerante: con i suoi 134 gol in Champions si è laureato campione d’Europa cinque volte: una con il Manchester United e quattro con il Real Madrid. Un’impresa che non gli è mai riuscita con la maglia della Juventus, venendo eliminato per la seconda volta di fila agli ottavi di finale – la prima volta nella storia della Vecchia Signora – e raggiungendo al massimo i quarti. La sua permanenza è ora in discussione ma il suo contratto lo lega a Torino fino al 2022, con un impatto di 87 milioni lordi annui sui conti del club. Sicuramente, come ha ammesso il ds Fabio Paratici, “il rinnovo non è all’ordine del giorno”.