ROMA – Quarant’anni fa venne inaugurata una nuova era nel settore delle telecomunicazioni, quando comparve sul mercato il primo telefono cellulare portatile di Motorola: il DynaTac 8000X.
Le funzioni del primo cellulare
Nel settore era conosciuto come “il mattone” e, come suggerisce il nome, non era affatto tascabile come i dispositivi odierni. Dalla forma rettangolare, stretta e lunga che lo faceva somigliare ad un walkie-talkie, pesava 800 grammi ed era alto 25 centimetri. Uno strumento ingombrante a confronto dei maneggevoli cellulari di oggi, considerati quasi come degli accessori. A sottolineare quanto le cose siano cambiate, le funzioni limitate del primo Motorola: la possibilità di memorizzare al massimo trenta numeri di telefono, dieci ore di tempo per una ricarica completa e solo trenta minuti di chiamate possibili. Neanche a dirlo, tutti gli attuali cellulari hanno potenzialmente memoria, giga e chiamate illimitate. Del Dynatac 8000X, il cui prezzo base si aggirava intorno ai 3.995 dollari, ne furono venduti in tutto 300.000 esemplari.
La storia della telefonia fino ad oggi
Motorola riuscì quindi ad arrivare per prima sul mercato. Una mossa che le ha permesso di dominarlo fino al 1998, quando venne superata da Nokia. La strada del cellulare poi è stata tutta in discesa, anche se inizialmente lenta: ci vollero infatti sette anni per raggiungere il milione di utenti. Le cose cambiarono nel 2007, con il rivoluzionario ingresso nel settore di iPhone che, con la connessione ad Internet e l’accesso al mondo delle app, ha dato vita agli smartphone.
Ad oggi invece la strada è aperta a nuove evoluzioni, con gli smartphone pieghevoli in testa. Una spinta nel settore arriva anche grazie alla connessione 5g e alle nuove particolarità introdotte di recente come la connessione satellitare, la ricarica ultraveloce, sim virtuali o i visori per la realtà virtuale e aumentata. Le cose, in quarant’anni, sono cambiate e con loro anche lo strumento tecnologico individuale più diffuso e utilizzato al mondo.