BRUXELLES – L’87% dei cittadini europei è soddisfatto della qualità della vita condotta nei centri urbani. È quanto si legge nell’indagine Ue sulla “qualità della vita nelle città”, pubblicato oggi dalla Commissione europea. Fra le 71.153 interviste realizzate in 83 città diverse emergono, rispetto al rapporto del 2020, miglioramenti percepiti nelle città degli Stati membri dell’Ue orientale. Fra i principali centri abitati troviamo Białystok e Danzica in Polonia, ma anche Cluj-Napoca in Romania. Dallo studio emerge anche una maggiore preferenza per le città più piccole da parte di anziani e famiglie con bambini piccoli.
Le città migliori secondo l’indagine Ue
In cima alla classifica per soddisfazione da parte dei residenti ci sono le città di Rostock (Germania), Braga (Portogallo), Anversa (Belgio), Copenaghen (Danimarca), Groningen (Paesi Bassi) e Danzica (Polonia). Tra gli aspetti recensiti ci sono i trasporti pubblici, i servizi sanitari, le strutture sportive e culturali, il verde, le zone pedonali, la sicurezza, la pulizia, il rumore e la qualità dell’aria.
Ferreira: “Ancora molto da fare”
“È incoraggiante sapere che la qualità della vita nelle città europee rimane elevata, soprattutto nei centri di piccole e medie dimensioni”, commenta così la commissaria Ue per la coesione e le riforme, Elisa Ferreira. La stessa ha però poi segnalato che “c’è ancora tanto lavoro da fare, poiché in alcuni territori mancano opportunità, mentre altri lottano con problemi di congestione. La politica di coesione dell’Ue è a sostegno delle autorità locali di tutta Europa nell’affrontare queste sfide, sforzandosi di valorizzare e migliorare la vita dei cittadini”.
Risultato negativo per la Capitale
Roma, invece, raggiunge un triste primato. Secondo le interviste raccolte dall’indagine Ue, soltanto il 38% dei cittadini romani intervistati ha detto di sentirsi tranquillo nel camminare per strada di notte, contro una media europea che si attesta al 69%. Dal punto di vista dei trasporti pubblici, la Città Eterna ottiene la valutazione più bassa: solo il 45% dei residenti li ritiene affidabili, contro una media europea dell’83%.