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HomeEsteri Putin incontra Erdogan che chiede la fine della guerra in Ucraina al più presto

Erdogan-day a Samarcanda
Incontra Putin e Xi Jinping
"Stop guerra al più presto"

Cina: "Rimodellare ordine globale"

Ieri primo vis a vis Russia-Cina

di Andrea Noci16 Settembre 2022
16 Settembre 2022

Russian President Vladimir Putin, right, reacts as he listens to Turkish President Recep Tayyip Erdogan during their meeting in the Bocharov Ruchei residence in the Black Sea resort of Sochi, Russia, Tuesday, Oct. 22, 2019. Welcoming the Turkish leader in Russia's Black Sea resort of Sochi on Tuesday, Putin said their meeting is very important in the current tense situation in Syria. (ANSA/AP Photo/Sergei Chirikov, Pool)

Faccia a faccia. Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan, presidenti rispettivamente di Russia e Turchia, si incontreranno durante il vertice dell’Organizzazione della Cooperazione di Shanghai (Sco), in corso da ieri a Samarcanda in Uzbekistan.

Il presidente turco, intervenendo al summit, ha chiesto la fine della guerra in Ucraina “al più presto” e annunciato l’impegno affinché il grano di Kiev vada in Africa. A margine del vertice, ha incontrato anche il presidente cinese Xi Jinping. Secondo il leader cinese le parti “dovrebbero consolidare la fiducia politica reciproca, rispettare i reciproci interessi fondamentali e consolidare le basi politiche delle relazioni di cooperazione strategica bilaterale”. Xi, nell’incontro tenuto con Erdogan, ha anche indicato, secondo il resoconto dei media cinesi, la necessità “di cooperare sullo sviluppo e di dare pieno gioco al ruolo dei vari meccanismi possibili e dei rispettivi punti di forza”.

Xi, ha poi preso la parola davanti a tutti i paesi della Sco. Il mondo di oggi “non è pacifico: la competizione tra i due orientamenti politici di unità e di divisione e tra cooperazione e confronto è diventata sempre più evidente”, ha sottolineato il presidente cinese. E ciò “non solo ha un impatto su pace e stabilità nel mondo, ma non favorisce lo sviluppo a lungo termine della regione”. Anche per questo, parlando a Samarcanda, ha chiesto “di rimodellare l’ordine internazionale”, aggiungendo che i leader dovrebbero “lavorare insieme per promuovere lo sviluppo dell’ordine internazionale in una direzione più giusta e razionale”, tenersi alla larga dalle “rivoluzioni colorate”, mantenere il “rispetto reciproco” e di “non interferenza negli affari interni”.

Valdimir Putin si è invece rivolto ai leader dei paesi Sco, accusando l’Occidente: “Trasformazioni fondamentali stanno avvenendo nella politica ed economia mondali, e si tratta di cambiamenti irreversibili. La crescita di nuovi centri di potere che cooperano tra loro sta diventando sempre più evidente”. Durante il vertice, il presidente russo ha poi affermato che tutti i Paesi devono astenersi “dall’egoismo economico e dalle sanzioni illegittime”. E infatti a fine vertice è arrivata la stoccata finale all’Europa: “Tutte le sanzioni economiche, eccetto quelle adottate dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu, sono incompatibili con la legge internazionale”.

Nella giornata di ieri è andato in scena il primo confronto tra il presidente cinese e quello russo dall’inizio della guerra in Ucraina. A emerge la posizione di forza della Cina che ha sottolineato l’importanza di difendere i reciproci interessi “come tra grandi potenze”. Ed è una Russia fragile invece quella che con le parole di Vladimir Putin ha detto di “apprezzare molto la posizione equilibrata dei nostri amici cinesi in relazione alla crisi ucraina”, che escludono un diretto intervento militare.

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