ROMA – Una legge per colpire chi critica l’invasione dell’Ucraina. È l’ultima mossa del presidente russo Vladimir Putin, che il 14 febbraio ha firmato un provvedimento che prevede la possibilità di confiscare beni e proprietà alle persone condannate in base alla legge che vieta la “diffusione di informazioni sulle forze armate” e che vengono ritenute “false”. In Russia, infatti, una legge già esistente prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sull’esercito che dovessero essere giudicate “false” dalle autorità e fino a 7 anni per chi è accusato di “screditare” l’esercito.
Intanto, proseguono i combattimenti sul campo. Lo Stato Maggiore delle forze armate ucraine ha affermato di aver distrutto nella notte la nave da sbarco “Caesar Kunikov”, che fa parte della flotta russa del Mar Nero. La risposta di Mosca è avvenuta nella regione di Donetsk, dove secondo Kiev una donna incinta è morta a causa dei bombardamenti.