La Russia non fornirà più petrolio e gas a quei Paesi occidentali che imporranno un price cap sull’energia russa. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel corso dell’Eastern Economico Forum a Vladivistok dove era presente anche il leader cinese Xi Jinpin. “Il mercato europeo delle risorse energetiche era un tempo privilegiato, ora non lo è più”. Per il presidente russo, “la domanda di risorse energetiche della Cina cresce e gli accordi energetici con la Russia funzionano”.
Il presidente russo ha in mente anche di imporre restrizioni sull’esportazione di grano e sementi ucraini verso l’Europa e vuole discuterne con il presidente turco Erdogan. “Forse dovremmo pensare di limitare l’export di grano e altri alimenti lungo questa rotta. Credo proprio che ne parlerò con il presidente turco Erdogan. Dopotutto, siamo stati noi a elaborare il processo di esportazione dei cereali ucraini”.
Putin ha dichiarato che non è possibile isolare la Russia e ha negato l’uso dell’energia come un’arma politica. Il leader russo ha ribadito che il suo Paese non ha perso e non sta perdendo nulla a causa dell’invasione dell’Ucraina ma anzi avrebbe “rafforzato la propria sovranità”.
Russia is ready to start pumping gas through the Nord Stream 2 pipeline, Russian President Vladimir Putin said on Wednesday at the Eastern Economic Forum:https://t.co/dsRaUiZm5t pic.twitter.com/lx8lJTrHmC
— TASS (@tassagency_en) September 7, 2022
Le restrizioni non preoccupano
Le restrizioni occidentali non sembrerebbero preoccupare il premier russo secondo il quale la Russia non ha problemi a vendere le proprie risorse energetiche nel mondo. Ciò nonostante ha chiesto all’Europa di “tornare in sé” sulle sanzioni. Gli europei, di fronte all’impennata dei prezzi, “hanno diverse soluzioni: o sovvenzionare i prezzi elevati (dell’energia) o ridurre i consumi. Da un punto di vista economico va bene, ma da un punto di vista sociale è pericoloso. Può causare un’esplosione”, ha avvertito.
Le altre partnership internazionali
Oltre alla Cina, la Russia è pronta a soddisfare la domanda di risorse energetiche di altri Paese richiedenti. “Le nostre risorse energetiche dovrebbero essere destinate principalmente allo sviluppo del Paese. Ma ne abbiamo a sufficienza per soddisfare le crescenti esigenze di tutti coloro che sono disposti a lavorare con noi”, ha dichiarato.