HomeCronaca Puglia, è obeso ma non può fare una tac nella sua regione. Ora è gara di solidarietà

Puglia, è obeso ma non può fare una tac nella sua regione. Ora è gara di solidarietà

di Maria Lucia Panucci05 Giugno 2014
05 Giugno 2014

obesoQuattro milioni di persone. Cinque le province, decine gli ospedali. Eppure nessuna struttura in Puglia è in grado di effettuare una Tac a un uomo di quarantacinque anni. Il motivo? Tommaso Prima pesa troppo, circa 200 chili. “A volte quando cammino sono costretto a fermarmi dopo due minuti – ha spiegato in un’intervista esclusiva al quotidiano online “Leccenews.24” – Accuso da tempo forti dolori alla schiena che mi stanno costringendo ad assumere antidolorifici ma i farmaci da soli non bastano”. Solo che Prima, che abita a Trepuzzi in provincia di Lecce, quell’esame non lo può fare. Non in Salento, almeno. Il suo è un grido d’allarme: “Per individuare la causa del problema – ha aggiunto – il mio medico curante mi ha detto di fare una Tac ma mi hanno risposto che nel Salento non esistono strutture di questo tipo”. A quanto pare non esistono in alcun ospedale del Mezzogiorno. Le domande sorgono spontanee: “Se una persona che soffre di patologie gravi come la mia non ha i soldi per spostarsi ed andare ad esempio a Roma cosa fa? –si è lamentato l’uomo – Non lo dico solo perché questa volta è toccato a me. Parlo in nome di tutte quelle persone che hanno le mie stesse difficoltà, per questo faccio parte anche del Cido (Comitato italiano per i diritti delle persone affette da obesità e disturbi alimentari). E’ una battaglia di tutti.”.
Tommaso vive con il padre anziano e una pensione minima che non gli permette grandi spese ma la sua denuncia ha fatto partire una piccola gara di solidarietà con lo scopo di fargli sostenere il tanto sospirato esame medico. La proposta di un aiuto concreto è arrivata da una struttura privata di Lecce che ha offerto a Prima la possibilità di fare la Tac gratuitamente. L’unico problema è che il macchinario è tarato sino a 150 chili. Su consiglio del proprietario del centro Prima proverà ugualmente e se il tentativo leccese dovesse fallire c’è un’altra clinica privata a Roma disposta ad aiutarlo. “Un mio concittadino si è offerto di mandarmi a Roma a sue spese con auto e autista – ha raccontato – lì c’è una clinica attrezzata per le persone del mio peso. Il direttore mi ha contattato dicendosi disposto a farmi fare la tac senza spese”. Le proposte di solidarietà sono arrivate ora bisogna solo attendere i risvolti.

Maria Lucia Panucci

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