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HomeEconomia Pubblicità ingannevole, l’Antitrust sanziona Amazon e Bat per le Glo Hyper

Pubblicità ingannevole
L'Antitrust sanziona Amazon
e Bat per le Glo Hyper

Multa da 7 milioni per gli spot

dei dispositivi a tabacco riscaldato

di Chiara Esposito14 Febbraio 2024
14 Febbraio 2024

I loghi Amazon e Bat / Foto Ansa, collage Lumsanews

ROMA – Una multa da 7 milioni di euro per aver indotto i consumatori all’acquisto di dispositivi a tabacco riscaldato “negando, omettendo o non evidenziando l’informazione relativa al consumo di tabacco/nicotina”. È questa la motivazione che ha portato l’Antitrust a sanzionare Amazon EU e British American Tobacco Italia con l’accusa di pubblicità ingannevole. 

Le due aziende hanno pubblicizzato i dispositivi Glo Hyper X2 e Glo Hyper Air sui propri siti di e-commerce ma anche tramite cartelloni pubblicitari e spot cinematografici, non facendo nemmeno riferimento al “divieto di vendita ai minori”. Per l’Autorità, Bat e Amazon – sanzionate rispettivamente per 6 e un milione di euro – hanno quindi violato il Codice del consumo, sponsorizzando i suddetti prodotti come “meri oggetti di design, puntando sull’estetica per attrarre il consumatore”. 

In tal senso, le società avrebbero reso impossibile per il consumatore procedere a un acquisto consapevole omettendo “le specifiche avvertenze necessarie” relative all’uso di tabacco e nicotina. Una condotta reputata ingannevole dall’Antitrust, soprattutto perché negligente rispetto ai rischi per la salute. 

Ad accogliere positivamente la scelta dell’Antitrust l’Unione Nazionale dei Consumatori che aveva già inviato un esposto nel merito il 10 febbraio 2023. Per l’associazione si tratta di “una vittoria importante nella battaglia contro il fumo”. La guerra, però, “non è vinta” ricorda il presidente Massimiliano Dona per il quale occorre estendere i divieti “che la legge prevede per le sigarette tradizionali anche a quelle elettroniche e ai dispositivi che riscaldano il tabacco, che vengono spacciati come salutari”. 

Per il Codacons, invece, le sanzioni rappresentano il punto d’inizio di un’indagine che deve mirare anche ai messaggi “in favore del fumo lanciati sui social network e diretti a colpire i giovani”. L’accusa è diretta al mondo degli influencer che “realizzano varie forme di pubblicità diretta e indiretta alle sigarette di nuova generazione”. 

In Italia l’utilizzo di sigarette a tabacco riscaldato, infatti, è sempre più diffuso con un aumento del 200% dal 2019 al 2022. A fornire il dato è la Società italiana di medicina ambientale secondo cui “più di una persona su tre (il 36,6%) le considera meno dannose di quelle tradizionali”. 

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