Dopo i ministri è il momento dei manager. Ieri Filippo Patroni Griffi, ministro della Pubblica Amministrazione, ha consegnato alla Camera un elenco degli stipendi dei manager della P.a.. Il ministro ha tenuto a precisare che l’elenco è ancora in fase di definizione in quanto, attualmente, non vengono considerati cumuli e benefit dei dirigenti e mancano gli stipendi relativi ai capi dei servizi segreti. A cominciare l’operazione trasparenza erano stati, nei giorni scorsi, i ministri pubblicando i loro redditi sul sito del Governo. Al primo posto era risultato il guardasigilli Paola Severino con 7 milioni di euro mentre Corrado Passera, ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti, dichiarando 3.529.602 euro, è al secondo posto. Chi guadagna di più è il Capo della Polizia, Antonio Manganelli, con 621.000 euro. Tuttavia, avere lo stipendio più alto non significa necessariamente essere il più ricco: molti manager ricoprono anche altri incarichi e quindi hanno più entrate che contribuiscono a incrementare il loro patrimonio. Un esempio è quello di Attilio Befera che, come direttore dell’Agenzia delle entrate, guadagna 304.000 euro ma, contemporaneamente, è anche Presidente di Equitalia, carica che porta il suo stipendio a una cifra vicina ai 600.000 euro. Ci sono poi casi anomali come quello dei dirigenti Inps: è risultato che Massimo Pianese, direttore generale dell’Istituto Nazionale di Previdenza dello Stato, guadagna più del suo Presidente, Antonio Mastropasqua. Adesso tutti gli stipendi verranno modificati in ossequio alla direttiva del Governo che ha posto, per tutti i dirigenti pubblici, un tetto massimo di 294mila euro.
Domenico Cavazzino