Il Campidoglio spinge sull’acceleratore per il provvedimento anti-cicche. Entro ottobre, infatti, la giunta capitolina dovrebbe approvare la stangata, circa 150 euro, per i fumatori che sporcano la città con le cicche. “Il provvedimento – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Estella Marino – è già stato presentato in giunta e, da programma, al massimo entro un mese e mezzo dovremmo arrivare al voto”. In effetti la norma contiene ancora degli aspetti in discussione, come l’obbligo per i fumatori di portare con sé un posacenere tascabile, articolo inserito pare per volontà del sindaco Ignazio Marino. “Certo, il posacenere tascabile obbligatorio a qualcuno potrà sembrare magari surreale – ha commentato l’assessore difendendo l’articolo – ma in realtà è uno strumento estremamente valido quando non si hanno cestini a portata di mano. Sono anni che questi contenitori vengono distribuiti dalle principali associazioni ambientaliste italiane”. Il Campidoglio, comunque, farà la sua parte. Insieme alla stretta anti-cicche, infatti è prevista l’installazione per l’inizio del Giubileo di circa 10mila cestini.
L’obiettivo del provvedimento non è “fare cassa” ha spiegato Rossella Matarazzo delegata alla Sicurezza, ma “è pensata per imprimere una svolta vera sul decoro della città”, ed ha aggiunto che “in una città con oltre 11 milioni di cicche prodotte ogni giorno, è compito dell’amministrazione prevedere risposte adeguate”. La norma è piaciuta anche al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che l’ha definita una “mossa di civiltà che va sostenuta anche dal Parlamento. Anche se – ha specificato il ministro – non dobbiamo pensare solo a reprimere”.
In atre città italiane ed europee sono già in vigore norme simili. Il record per l’Italia lo detiene il comune di Pollica, buttare una cicca per strada nel piccolo centro cilentano può costare fino a mille euro, mentre in Europa a pagare le multe più alte sono i londinesi, circa 80 sterline. Sanzioni salate anche per Trento, fino a 500 euro e Milano fino a 450 euro, seguite da Parma 300 euro, Firenze 150 euro e Lucca dai 30 ai 150 euro.
Cesare Bifulco