TEHERAN – Anche i giornalisti finiscono nel mirino del regime iraniano. Dopo l’esecuzione pubblica di due manifestanti giustiziati a Mashhad a distanza di pochi giorni, le Guardie Rivoluzionarie del Paese hanno posto in stato di fermo alcuni membri dei media occidentali. I reporter e i cameramen stranieri – come si legge in un comunicato delle autorità – sono accusati di aver ripreso video e immagini di “diverse situazioni” in Iran e di averle inviate alle proprie redazioni.
Secondo le forze militari, i giornalisti avrebbero goduto di sostegno finanziario e logistico da parte dei media occidentali, come si legge nella nota citata dall’Agenzia di stampa della Repubblica islamica. Durante le proteste in corso da tre mesi, sarebbero inoltre state inviate immagini e video ai social media e alle tv dissidenti in lingua persiana all’estero. Al momento non si conosce il numero dei giornalisti coinvolti dai fermi da parte del corpo di polizia iraniano. Le persone arrestate si troverebbero nella città di Pardis, a est di Teheran.
Intanto l’organizzazione non governativa Reporter senza frontiere ha pubblicato un rapporto con i nuovi dati sul numero di giornalisti imprigionati in tutto il mondo, di cui 47 solo in Iran. Dall’inizio del movimento di protesta scoppiato a settembre la Repubblica islamica ha battuto ogni primato sul numero di professionisti dei media imprigionati. Trentaquattro nuovi giornalisti si sono infatti aggiunti ai 13 che erano già stati rinchiusi in carcere prima dell’inizio delle proteste, oltre a quelli fermati oggi e destinati con ogni probabilità alla detenzione. Stando al report annuale di Rsf, inoltre, sarebbero 533 i professionisti imprigionati a livello mondiale, circa 40 in più rispetto allo scorso anno, quando era già un livello storico. Un record quello toccato nel 2022, anche in relazione al numero di giornalisti uccisi, in aumento nell’ultimo anno a causa della guerra in Ucraina e arrivato a quota 57.
Nella foto in alto un uomo iraniano prende una copia del quotidiano Hammihan con un disegno che ritrae le due giornaliste iraniane Niloufar Hamedi ed Elaheh Mohammadi, foto Ansa