Continuano le proteste degli abitanti di Riano contro la discarica che il neo Commissario per l’emergenza rifiuti a Roma, il prefetto Goffredo Sottile, avrebbe deciso di costruire a Pian dell’Olmo, in sostituzione di quella di Malagrotta la cui chiusura è prevista per il 30 giugno. Dunque seconda notte di manifestazione in via Tiberina e presidi in via Flaminia: l’obiettivo è urlare a chiare lettere la disapprovazione cittadina al progetto del commissario.
Cara UE ti scrivo. I comitati civici Riano No discarica, Sos discarica Riano e Comitato Rifiuti Zero Riano contro la discarica di Pian dell’Olmo hanno inviato una petizione online all’Unione Europea per chiedere «la possibilità di essere ricevuti urgentemente dal Parlamento Europeo come già occorso per i cittadini dei comitati di Corcolle al fine di poter fornire alla commissione europea tutti gli elementi utili alla comprensione dei gravi inadempimenti in tema di rifiuti che insistono sulla scelta di Pian dell’Olmo come sito di discarica a fronte della procedura per la chiusura di Malagrotta». Citati nella petizione, a sfida della scelta di Sottile, i precedenti pareri tecnici raccolti sull’idoneità del luogo: «il suddetto sito, già dichiarato inidoneo dall’Autorità di Bacino del Tevere con riferimento proprio alle leggi comunitarie, per via della falda affiorante, dell’assenza di barriera naturale, della vicinanza del fiume Tevere, dell’irrisoria dimensione del sito, della vicinanza estrema ai paesi di Roma nord (prime case a150 metri dal sito, paese di Riano a500 metri), già ritenuto inidoneo anche dal ministro dell’ambiente e scartato dall’allora commissario Pecoraro è stato ora identificato come sito di discarica dal commissario Goffredo Sottile».
Sottile: «il rifiuto della discarica? Un problema psicologico. La scelta è definitiva, non abbiamo tanto tempo per girare da un sito all’altro, siamo in urgenza». Insomma, si mettano l’anima in pace i cittadini in protesta: il commissario in pectore non ha alcuna intenzione di tornare sulla questione, salvo l’ipotesi in cui «gli accertamenti che vengono immediatamente disposti dovessero dimostrare che il sito non è idoneo». E in un’intervista rilasciata stamattina a Radio 24, Sottile ha ribadito la sua posizione: «i provvedimenti adottati vanno fatti rispettare, siamo in uno Stato democratico e serio. Certamente non invoco l’impiego delle forze dell’ordine o tantomeno dell’esercito. Ma se purtroppo ci sarà bisogno del loro intervento, immagino che ci sarà». Un’affermazione che suona contraddittoria. «Mi rendo conto dello stato d’animo delle persone ma mi rendo purtroppo conto anche della disinformazione che circonda la cultura del rifiuto».
Ed è proprio «per avere ragguagli tecnici e motivazionali su questa scelta» che Roberto Carlino, presidente della commissione Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio, ha comunicato in una nota l’intenzione di convocare al più presto il commissario straordinario Sottile «in un’audizione presso la commissione Ambiente da me presieduta affinché tutti i consiglieri ed i cittadini possano avere un’idea precisa e fare le proprie valutazioni». Sembra che Carlino abbia accolto la provocazione dei giorni scorsi di Storace, capogruppo di La Destra in regione Lazio: «Ma mi sembra lunare che la commissione regionale di stamane di tutto si occupi tranne che della sciagurata scelta della discarica di Pian dell’Olmo. Suggerisco all’amico presidente Carlino di cambiare rapidamente l’ordine del giorno e convocare a tamburo battente il prefetto Sottile. Discutere di altro non ha senso».
Anna Serafini